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Abbiamo quaranta fucili, compagno colonnello - 9788866327691

di Sándor Kopácsi edito da E/O, 2016

  • Prezzo di Copertina: € 18.00
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Informazioni bibliografiche del Libro

  • Titolo del Libro: Abbiamo quaranta fucili, compagno colonnello
  • AutoreSándor Kopácsi
  • Editore: E/O
  • Collana: Dal mondo
  • Data di Pubblicazione: 2016
  • Genere: LETTERATURE STRANIERE: TESTI
  • Pagine: 432
  • Traduttore: Trezza A.
  • Dimensioni mm: 208 x 0 x 33
  • ISBN-10: 8866327697
  • ISBN-13:  9788866327691

 

Abbiamo quaranta fucili, compagno colonnello: La Storia diventa un romanzo poliziesco nel racconto del capo della polizia di Budapest durante la rivolta del 1956. Il giovane operaio Sándor Kopácsi si distingue tra le file della Resistenza contro i tedeschi, finché l'intervento delle truppe sovietiche segna per lui l'inizio di una folgorante carriera nel nuovo Stato socialista. Appena trentaduenne e già questore di Budapest, nel 1956 deve affrontare la rivolta popolare, questa volta dall'altra parte della barricata. Kopácsi si muove nelle strade di una città inquieta, dove coloro che sono bollati come "controrivoluzionari fascisti" sono in realtà colpevoli solo di volere la fine di un regime totalitario che si macchia di delitti tanto atroci quanto incomprensibili. Tra bombe molotov, invasioni di carri armati, raffiche di mitra, il protagonista agisce come in un giallo, alla ricerca della verità, sempre incerto sulle intenzioni dei suoi interlocutori: insorti, soldati dell'esercito, consiglieri russi e politici ungheresi tramano per la conquista del potere. Gradualmente il questore di Budapest passerà dalla parte dei ribelli e resterà al loro fianco. Un documento unico e avvincente sui fatti realmente accaduti nei dieci giorni dell'insurrezione di Budapest, scritto da un uomo che fu al centro della mischia e che solo vent'anni dopo ha potuto prendere la parola, dopo essere sfuggito alla condanna a morte.
The story becomes a detective in the story of the Chief of police in Budapest during the 1956 uprising. The young worker S??ndor Kop??csi stands out among the ranks of the resistance against the Germans, until the intervention of Soviet troops marks for him the beginning of a dazzling career in the new socialist State. Just 32-year-old and already Quaestor of Budapest in 1956 has to face the popular uprising, this time on the other side of the fence. Kop??csi moves in the streets of a town uneasy, where those who are branded as "counter-revolutionaries fascists" are actually guilty only of wanting the end of a totalitarian regime that you spot crimes as heinous as incomprehensible. Between molotov cocktails, invasions of tanks, bursts of machine guns, the protagonist acts as a detective, searching for the truth, always uncertain about the intentions of his interlocutors: insurgents, Army soldiers, Russian and Hungarian political advisers plotting for the conquest of power. The Chief of police in Budapest gradually moves from the rebels and will remain by their side. A single document and engrossing about true events in the ten days of the insurrection of Budapest, written by a man who was at the center of the Scrum and that only twenty years later could take the floor, after having escaped the death sentence.

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