Sorgenti. Nascita del teatro corporeo - 9788872183359

Sorgenti. Nascita del teatro corporeo: In uno scritto, al contempo autobiografia e saggio, Yves Lebreton ci invita a cogliere le "sorgenti" ispiratrici della sua ricerca artistica. Traccia le tappe del suo impegno sulla via elitaria del Teatro Astratto il cui assolutismo lo spingerà ad intraprendere la propria "desacralizzazione" tramite la sovversione del comico e il teatro popolare. Distante dalle convenzioni storiche, ripensa l'insegnamento di Étienne Decroux nel contesto del teatro contemporaneo, provocando inattesi confronti tra Edward Gordon Craig, Adolphe Appia, Émile Jaques-Dalcroze, Jacques Copeau, Antonin Artaud e Jerzy Grotowski. Non senza spirito critico, analizza le basi dell'Antropologia Teatrale di Eugenio Barba. Sorprendentemente per un artista del silenzio, il suo studio della voce incentrato sui ritmi respiratori e il significato originario dei fonemi, lo conduce ai confini del linguaggio primario. Ma soprattutto, la sua inesauribile necessità di discernere al di là dell'attore "l'uomo nella sua essenza", gli permette di svelare le "energie" viventi dell'espressione umana.
In a paper, both autobiography and essay, Yves Lebreton invites us to seize the "sources" of inspiration of his artistic research. Track the stages of her efforts on elitist Abstract Theatre whose absolutism will push it to undertake its own "desacralization" through the subversion of comedian and popular theatre. Far from the historical conventions, rethinking the teaching of ??tienne Decroux in the context of contemporary theatre, causing unexpected comparisons between Edward Gordon Craig, Adolphe Appia, ??mile Jaques-Dalcroze, Jacques Copeau, Antonin Artaud and Jerzy Grotowski. Not without critical thinking, analyzing the foundations of anthropology by Eugenio Barba. Surprisingly for an artist of silence, his study of the voice focused on respiratory rates and the original meaning of phonemes, leads him to the ends of the primary language. But above all, his inexhaustible need to discern beyond the actor "man in its essence", allows him to reveal the "living" energy of human expression.