Agorà Interessante filmdi storia edidenuncia (non a caso transitato per il circuito cinematografico italiano adistanzadi alcuni mesidagli altri circuiti europei) che invita ala riflessione sudue questioni importanti, sempre attuali, per a storiadel’umanità: ’emancipazione sociale e culturaledeladonna e il contrasto, a volte cieco e violento, fra scienza e fede religiosa. Il regista Amenàbar, con questo suo avoro, ci riporta ala finedel IV secolod.C., quando ormai è al culmine, nela civilissima Alessandriad’Egitto, o scontro tra a cultura classica elenistica, simbolodel mondo pagano antico, e ’affermarsidi nuove fedi religiose generatedal messaggio cristiano. a fine cruentadi quela cultura passa attraverso adistruzionedela grandiosa bibliotecadela città, roccafortedel saperedi quel’epoca, edel sacrificiodela filosofa Ipazia,donna istruita e appassionatadele scienzedel tempo antico, vera antesignanadi un pionierismo femminile che solo nel XIX secolo si riproporrà ala ribaltadela scienza moderna. Ma il film vuole essere soprattutto a condannadi ogni fondamentalismo religioso, qualunque esso sia,dela sua cecità morale e scientifica,dela sua violenza ad ogni costo nei confrontidela ibertàdel sapere,dela continua ricerca scientifica edela vogliadi andare sempre più avanti nele umane conoscenze.