La storia di un amore che finisce può avere infiniti sviluppi. C'è chi scappa e cambia vita, chi non si rassegna e perseguita l'amata/o, chi rimane a letto per sempre a deprimersi. Se però la storia d'amore che sta finendo, decide di finire nel surreale e grottesco impero della mente di David Lynch, possiamo star certi che la separazione prendera pieghe del tutto inaspettàte. La storia finisce quasi subito, relegata ad espediente narrativo. Lei è Laura Dern, lui Nicolas Cage, si parlano al telefono. Si lasciano. E' da questo punto che in realta parte la storia. Ci troviamo nei sogni (nella mente) della ragazza (la heartbroken woman), come se fosse quel territorio dove le storie d'amore vanno a morire, una discarica dei sentimenti, l'obitorio delle storie finite male. Le visioni oniriche si sovrappongono, si sostituiscono, interagiscono tra loro in un ballo macabro e surreale, tra enormi idoli simili a capretti sanguinanti, a bambolotti impiccati e a un nano canterino. Come uno spirito aleggia sul sogno (incubo?) Julee Cruise e la sua voce, che continua imperterrita a cantare, celebrando come in un antico rito le sue canzoni d'amore.