Piero Ciampi, il cosiddetto poeta maledetto, il cantautore livornese trasgressore quanti nessuno mai nell'onesto panorama artistico italiano, è morto nell'80, così solo, soprattutto così distante da tutto e da tutti, che si potrebbe immaginare che non sia mai morto, ma che sia solo allontanato misteriosamente per chissà dove, lasciandoci in pegno la sua poesia e le sue canzoni, la sua voce roca e le sue invettive e la sua dolcezza. ADIUS è l'occasione per un esame critico, per i suoi compagni di ieri, ma è anche un ripensamento su un trentennio che ci ha mutato tutti profondamente. Un'ipotesi retorica, anche se con spunti di fiction (non cercateci una storiellina con il capo e la coda) che ci permette di legare e centrare i repertori di ieri con le interviste di oggi, gli interventi degli storici con quelle dei produttori illuminati, ed ancora mettere a confronto le poetiche dei cantautori classici con alcune personalità delle nuove generazioni emergenti.