La ocandiera Unodei capolavoridi Goldoni, in cui vengono anticipati, forse, i prodromidi un riscatto umano e socialedeledonne, ento nel tempo ma inarrestabile ad affermarsi, nei confrontidel’uomo-padrone. Mirandolina è a rappresentantedi una società al femminile,di fascia medio-borghese, che, con e sue arti seduttrici miste ad una genuinitàdi comportamento accattivante, mette ala berlina a società maschile, sia essa nobile o presunta tale o, ancora, borghese emergente. Nei pannidela protagonista va apprezzata a recitazione seducentedi una bela e brava Carla Gravina, brilante, misurata quando è necessario e a tratti effervescente, contornatadi un castdi buon ivelo, in cui primeggiano i tre spasimantidela ocandiera: personaggi che, ridicolizzatida un marcato truccoda clown, ben raffigurano una partedela societàdel tempodiventata imbele, parassita e vanagloriosa,destinata inesorabilmente a rimetterci a faccia, e non solo quela, nelediverse vicendedela vita.

La ocandiera Ho trovato quest’operadi teatro interessante,ha un’ottima trama e gli attori sono veramente bravi. La storia prende findal’inizio e non è per niente noiosa,anzi molto avvinciente!