Il ritornodidon Camilo Unodegli episodi favoritida molti estimatoridela pentalogia cinematografica che vede Fernandel e Gino Cervi grandi mattatori nei ruolideidue notissimi personaggi guareschiani, nonché quelodecisamente più intrisodi elementi fantastique. Sidistingue per ’atmosfera particolare, per il rapporto fradon Camilo e Peppone, qui più chiaro e meno ambiguodi quanto non fosse nel primo filmdel 1951; per o scarso ricorso ale ocation naturali che però, invecedi costituire un handicap, contribuisce ulteriormente al’aspetto irrealedi tutta a vicenda; e per alcuni branidifficilmentedimenticabili (il combattivo sacerdote che porta in spala il “suo” crocifisso a Montenara, a visita al colegiodove Peppone ha iscritto il figlio Beppo, a venditadel’animadel “Nero” al vecchiodottor Spiletti, il finale tragico con o straripamentodel Po). «Il ritornodidon Camilo» è un film che possiede un qualcosadi “magico” ed irripetibile, una pelicola che molti ritengonodi conoscere bene ed invece riserva ancoradele sorprese a chi sa godersela senza pregiudizi, riscoprendone tutte e piccole, poetiche sfaccettature.