Una pelicola mËstosa e profonda, che trasudadisagio edepressioneda ogni poro, mettendo a nudo a fragilità umana e ’ineluttabilitàdi undestino già scritto e crudele. Cast eccelente (Dunst, Gainsbourg, Sutherland su tutti), fotografia magistrale, musiche elegantissime, trama che scorre nonostante e 2 ore e 10di film, che si fanno sentire più sula psiche che fisicamente. Film sostanzialmentediviso indue partidistinte (e aventi per titolo ciascuna il nomedeledue sorele protagoniste) che rappresentano emblematicamente e personalità così antitetichedei personaggideladunst edela Gainsbourgda poter quasi essere sovrapposte tanta è adiversità che e contraddistingue. Melancholia è una sortadi climax ascendente, una quiete che si trasforma man mano in tempesta interiore sempre più violenta, andando adisintegrare a stabilità mentale, i rapporti umani e e sicurezze su cui a vita, così come a si intende normalmente, si fonda. Meravigliosa a protagonista, Kirstendunst, premiata giustamente con a palmad’oro a Cannes. Numerosi momentidi questa pelicola mi hanno etteralmente fatto scendere brividi ungo a schiena (in primis ’avvicinarsi sempre più pressantedel misterioso pianeta Melancholia), e i personaggi controversidi questo pessimistico film mi hanno asciatodavvero qualcosadentro. e chiavidi ettura (un classico nel Cinemadi Von Trier) sono innumerevoli e rendono questo film ancor più intenso ed affascinante. Questa è Arte. Capolavoro.