La storia d’Italia raccontata in punta di… pedali. Nasce un nuovo secolo, il ‘900, e la bicicletta ne è il simbolo: di progresso, di dinamismo, di competizione. 1909. Il primo Giro d’Italia. Che fatica, che storie, che rivalità ! Costante Girardengo, Alfredo Binda, Learco Guerra. Il ciclismo diventa uno sport di massa, simbolo di un paese povero che per andare avanti deve fare tanta fatica. Arrivano gli anni Trenta e nasce un’altra grande rivalità , che spaccherà il paese nel dopoguerra: Bartali e Coppi. O uno o l’altro, o di qua o di là . Proprio come l’Italia del dopoguerra, del le grandi divisioni politiche... ma poi si va avanti tutti insieme. Sempre in bicicletta. È il 1946 e subito, tra cumuli di macerie, riparte anche il Giro d’Italia. È Il Giro della Rinascita. “Davanti la pace, ai lati la guerraâ€, scrive Orio Vergani. Finiscono gli anni ’40, iniziano i ’50, la ricostruzione, il boom, i favolosi anni ‘60. Sembra proprio che nulla possa fermare la bicicletta… tranne l’automobile. Nel nuovo mondo che nasce alla fine degli anni ’60, la fatica non è più un valore. Nel 1975 avviene il sorpasso: 16 milioni di automobili contro 15 milioni e mezzo di biciclette. Un viaggio su due ruote accompagnati da un grande scrittore, di ciclismo e non solo, come Gianni Mura e dallo storico Mimmo Franzinelli.
Ean
8014191960083
Titolo
Italia A Due Ruote
Regia
Distributore
Data Pubblicazione
2016
Genere
Punti Accumulabili