“Non ci resta che piangere” è ’unica testimonianza cinematograficadela coppia Benigni-Troisi.direttodagli stessidue attori, narradidue amici, il bidelo Mario (interpretatoda Massimo Troisi) e il mËstro Saverio (interpretatoda Roberto Benigni), che si perdono in una strada sperduta ritrovandosi nel 1492. Tentano cosìdi adeguarsi al Medioevo in cui sono stati catapultati, riuscendoci con risultati non sempre efficaci ma spesso comici, e cercanodi impedire a scopertadel’America. ’ineditoduo comico riesce a pieno a soddisfare e aspettative che inevitabilmente si creanodi fronte a questidue genidela comicità italiana. ’ilarità è suscitata, nela maggior partedei 107 minutidela pelicola,dal’evidentedisagio in cui si trovano idue protagonisti edale situazioni anacronistiche che vengono a crearsi, come quando Mario e Saverio tentanodi spiegare ad un confuso eonardoda Vinci il funzionamentodel semaforo edel treno o il concettodi apsus freudiano. Risulta quindi efficace il meccanismodel’attesadelusa che si viene a creare in molte scene. Esemplare a tal riguardo è il corteggiamentodeladonzela Pia (interpretatada Amanda Sandreli)da partedi Mario che e canta canzoni come “Volare”,”Yesterday” o ’innodi Mameli fingendodi esserne ’autore: ’inaspettatadichiarazione strampalata è unodei momenti piùdivertentidel film insieme ala scenadel fiorino in cui ’inferiorità psicologicadeldoganiere fa scattare il meccanismodela comicità. Questa pelicola rappresenta certamente uno spaccatodi comicitàda manuale, assolutamente un filmda vedere.

Una cura per adepressione!!!!!!!!!