Dopo il tantodiscusso “La passionedi Cristo”, Mel Gibson tornada regista ala produzionedi un nuovo film in ingua nativa, trattante però tematiche menodelicate.difatti questa volta a ingua è il maya yucateco, ed il soggetto è a civiltà precolombianadela penisoladelo Yucatan, nel’America Centrale. Questa è tratteggiata prossima aldecadimento, prossima al’arrivodegli europei, ed il film si rifà, come esplicita il titolo, al’”apocalisse”, al tramontaredel’epocadei grandi imperi centro-americani. Il film manifesta una maniacale cura ala ricercadei costumi,dele tradizioni,degli ambienti edele conoscenze appartenenti ai Maya, ed è per favorire questo scopo che Gibson si è servitodi attori non professionisti, bensìda natividel continente, conoscitoridela ingua aborigena, ancora parlata in alcuni vilaggi. Eppure, il ato storico e ’accurata ricostruzionedele usanze (Anche quele più cruente…), non fanno cheda sfondo ad una vicenda incalzante, prima ad un viaggio travagliato e poi ad unadisperata caccia al’uomo, angosciante ed infervorante. Quando i guerrieridi una città soggiogano un vilaggio, Zampadi Giaguaro, viene condotto prigioniero, assieme a tutti gli altri uomini, mentre edonne vengono violentate ed uccise. Ma il orodestino è segnato… Saranno sacrificati, in tributo aldio Sole. Tuttaviadopo aver visto morire, trucidati unodopo ’altro moltidei suoi amici, ildestino vuole che quela non sia a sortedi Zampadi Giaguaro… Paralelamente, a sua compagna, sfuggita ala morte aladistruzionedel vilaggio, si ritrova intrappolata in un pozzo, incinta, con un altro piccolo figlio con ei. Per il resto, il film è molto semplice, a trama è ineare, a contrapposizione tra bene e male netta ed è praticamente assente ogni formadi approfondimento psicologicodei personaggi. Inoltre, anche questa volta a violenza non manca affatto nel filmdi Mel Gibson, chedifatti è stato vietato in molti pËsi, ma vadetto che e popolazioni centro-americane, è provato, essere state molto sanguinarie. Nonostante ciò il complesso risulta tutt’altro che negativo, poiché raramente si assiste a film capacidi creare una tale tensione: assilante e infervorante, affliggente nel tragico iniziodel film, e stimolante nela caccia al’uomo successiva.di tanto in tanto fa comparsa un’angosciante violenza, atta, indiversi punti, a sottolineare a crudeltà intrinseca nel’uomo, pronta adilagare nela battaglia per a sopravvivenza o per undesiderio irrefrenabiledi vendetta… Il clima è teso e a tensione palpitante, il cuore batte sempre più veloce; “Apocalypto” risulta più che ben fatto e soddisfacente, pur essendo, indubbiamente un film non per tutti.
Ean
8031179924394
Titolo
Apocalypto
Regia
Distributore
Data Pubblicazione
2010
Genere
Punti Accumulabili
APOCALYPTO Dopo il tantodiscusso “La passionedi Cristo”, Mel Gibson tornada regista ala produzionedi un nuovo film in ingua nativa, trattante però tematiche menodelicate.difatti questa volta a ingua è il maya yucateco, ed il soggetto è a civiltà precolombianadela penisoladelo Yucatan, nel’America Centrale. Questa è tratteggiata prossima aldecadimento, prossima al’arrivodegli europei, ed il film si rifà, come esplicita il titolo, al’”apocalisse”, al tramontaredel’epocadei grandi imperi centro-americani. Il film manifesta una maniacale cura ala ricercadei costumi,dele tradizioni,degli ambienti edele conoscenze appartenenti ai Maya, ed è per favorire questo scopo che Gibson si è servitodi attori non professionisti, bensìda natividel continente, conoscitoridela ingua aborigena, ancora parlata in alcuni vilaggi. Eppure, il ato storico e ’accurata ricostruzionedele usanze (Anche quele più cruente…), non fanno cheda sfondo ad una vicenda incalzante, prima ad un viaggio travagliato e poi ad unadisperata caccia al’uomo, angosciante ed infervorante. Quando i guerrieridi una città soggiogano un vilaggio, Zampadi Giaguaro, viene condotto prigioniero, assieme a tutti gli altri uomini, mentre edonne vengono violentate ed uccise. Ma il orodestino è segnato… Saranno sacrificati, in tributo aldio Sole. Tuttaviadopo aver visto morire, trucidati unodopo ’altro moltidei suoi amici, ildestino vuole che quela non sia a sortedi Zampadi Giaguaro… Paralelamente, a sua compagna, sfuggita ala morte aladistruzionedel vilaggio, si ritrova intrappolata in un pozzo, incinta, con un altro piccolo figlio con ei. Per il resto, il film è molto semplice, a trama è ineare, a contrapposizione tra bene e male netta ed è praticamente assente ogni formadi approfondimento psicologicodei personaggi. Inoltre, anche questa volta a violenza non manca affatto nel filmdi Mel Gibson, chedifatti è stato vietato in molti pËsi, ma vadetto che e popolazioni centro-americane, è provato, essere state molto sanguinarie. Nonostante ciò il complesso risulta tutt’altro che negativo, poiché raramente si assiste a film capacidi creare una tale tensione: assilante e infervorante, affliggente nel tragico iniziodel film, e stimolante nela caccia al’uomo successiva.di tanto in tanto fa comparsa un’angosciante violenza, atta, indiversi punti, a sottolineare a crudeltà intrinseca nel’uomo, pronta adilagare nela battaglia per a sopravvivenza o per undesiderio irrefrenabiledi vendetta… Il clima è teso e a tensione palpitante, il cuore batte sempre più veloce; “Apocalypto” risulta più che ben fatto e soddisfacente, pur essendo, indubbiamente un film non per tutti.