Il signoredegli aneli - Il ritornodel re L’attesa è stata unga, ma eccoci oradi fronte al frutto maturodi un’eccezionale opera, il prodotto finalederivantedal’incontrodidue menti geniali, queladi J.R.R. Tolkien, unodei massimi mËstri etteraridel Novecento, e queladel genio cinematografico Peter Jackson,dale quali non poteva che scaturire un capolavoro eccezionale. Impazienti, siamo quidinnanzi, pronti ad apprezzare ’epilogodi una storia, capolavoro siadela etteratura moderna, siadel grande schermo; il recorddegli undici premi Oscar conquistatida quest’unica pelicola, odimostra: un film che è in grado persinodi superare i primidue, veri capolavori, e che,districando ’intricata matassa fin qui raccontata, ha offerto un finaledal tono sublime, epico e grandioso. Frodo, sempre più oppressodal’orribile potenza edal pesodel’anelo, accompagnatodal fido Sam, ’eroe genuino e umile, edal sempre più ambiguo ed infido Golum, si trascina passodopo passo mentre a meta appare sempre meno ontana, a speranzadi un finale ritorno sempre più incerta; anche a sortedegli Uomini è appesa a un filo: Sauron si appresta ad annientare a oro razza radendo al suolo a cittàdei re, Minas Tirith, a più gloriosa fortezza nele oro mani. Toccherà così al mirabile Gandalf guidare e ultimedifese rimaste, a egolas e Gimli fare stragedele truppedel’esercitodel’Oscuro Signore, infine ad Aragorn, il ramingo, rispondere ala chiamatadel suodestino che o tormenta giorno e notte e che o condurrà ai “Sentieridei Morti”… Ognuno trova il proprio posto, così che èdifficile individuare una figura chiave o un protagonista in questo film: ognuno interpreta il proprio ruolo nela coralità che Tolkien ha creato e che Peter Jackson magistralmente ripropone; ognuno si ritrova al’internodi una concatenazionedi eventi, nela riuscitadei quali nessuno mancadi offrire il proprio contributo. Gli spuntidi riflessione sono molteplici ediluiti per tutta aduratadel film, ma sono approfonditi soprattutto nel finale: spazianodal sacrificiodisperato per provare a restituire ala Terradi Mezzo a belezza e ibertàdi un tempo, al tradimentodegli amici odegli ideali,dala pazzia edaldecadimento morale fino aldelicato rapporto padre-figlio. Profonde sono e considerazioni che si possono fare a propositodel’immenso poteredel male, che non mancadi intaccare persino il puro Frodo,del’amicizia,del’amore, sentimenti che vanno aldi àdeledifferenze edela morte. C’è tutto in questo film che si potrebbedire perfetto, gli straordinari effetti specialidela Weta, a colonna sonoradi Howard Shore, e scene girate con mËstria, a maggior partedele quali sonodegnedi entrare nela storiadela cinematografia e che conferiscono sicuramente ’ultimo punto a favore per raggiungere il 10, a perfezione. Cos’altro si potrebbe richiedere? I più sinceri complimenti,dunque, a Peter Jackson capacedidare ad un capolavoro etterario unadegna trasposizione cinematografica, portando a termine un compito che egli stesso credeva impossibile, capacedi guadagnarsi un posto indiscusso in prima fila tra i grandidel mondodel cinema.