valedavvero a penadi vedere questo film, pienodi citazioni edi azioni spettacolari, quasi irreali nonostante il contesto storico ben preciso. a pelicoladiventa un’occasione per mettere in scena e fantasie più scatenate insieme al’abituale mixdi generi,dal western al’action movie al’horror. tarantino mischia classico e modernissimo in un risultato eccezionale

Grande Tarantino! La guerra vistada Tarantino. Una pelicoladi struttura formale con continui richiami al cinema nostranodegli anni 70, con personaggi ben curati edialoghi capacidi mettere ’intera vicenda sul filodel rasoio (inquietante il primodialogo fra ’ebreo francese e il colonnelo anda che vuole che si tradisca a tutti i costi) comprese certe battutedela tipica ironia tarantiniana volte a spaccare gli stilemidei generi cinematografici ("Combattere in uno scantinato presentadei problemi: il primo è quelodi essere appunto in uno scantinato") e una trama che sorprende e stravolge a Storia stessa nel puro stile pulp come il finale fa ben capire. Gli attori sono perfetti edanno una grande qualità al film, una scelta ben calibratada partedel regista; non si può che elogiare ’ennesima provocazionedi Tarantino, ispirato al film semisconosciutodi Castelari "Quel’ultimo treno blindato".

Cinque capitoli per realizzare un sogno: far finiredi botto una guerra. Il primo capitolo ci introduce nela storia: Francia,dominio nazista, ferocia tedesca contro gli ebrei resa in modo sottile e cinico, con un ragionamento che non fa una piega, portato a giustificazionedela necessitàdi “cacciare gli ebrei. Ed è con a tecnicadela paura che il colonnelo nazista Hans anda spinge ’uomo che protegge gli ebrei adenunciarli e a indicare ’esatta oro posizione promettendo un trattamentodi favore. Tutti gli ebrei nascosti muoiono, tranne Shosanna, che riesce a fuggire. Secondo capitolo: bastardi senza gloria, i cani sciolti che ammazzano il nemico, ogni soldato ebreo sceltoda Aldo Raine, ’Apache, ha undebito con ui: cento scalpi tedeschi. Non èdel’idea che e buone parole e ’insegnamento potranno migliorare il cattivo, no, il tedesco va eliminato e se non ucciso marchiato a vita per rendere indelebili i suoi crimini. Nel terzo capitolo incontriamo Shosanna che ora, sotto falso nome, gestisce un cinema, ereditato ala mortedegli zii. Un tedesco cercadi essere gentile con ei, ma è inutile, ei ha un’avversione, non puòdimenticare, e non o nasconde. Scopre che ui è un eroedi guerra. Un eroe perché?domanda ei, per aver ammazzatoda solo tanti uomini, e risponde. Racconta neldettaglio i morti che ha fatto giorno per giorno, ma o sguardodi Shoanna mentre ’ascolta fa ralentare ’entusiasmodel tedesco in merito al valoredela sua impresa. Leidisapprova apertamente. Ma ui, che è invaghitodi ei, sembra nondare importanza, anzi fa sì che a primadel film ’eroe nazionale, che o vede attore e soggettodela storia, sia presentata nel cinemadela ragazza. Riluttante al’inizio, successivamente si anima per ’opportunità che e viene fornita su un piattod’argento, e insieme al fidanzatodi colore con cui gestisce il cinema, pensa a un grande incendio per ammazzare tutte e autorità naziste. Utilizzeranno e pelicole, altamente infiammabili, e proietteranno un film, ma quelo con il finale che oro hanno stabilitodovrà essere. Anche i bastardi senza gloria stanno progettando ’eliminazionedi Hitler edi tutto il suo seguito. Purtroppo il capitano tedesco ha una grande abilità, capisce il complottodopo una stragedi tedeschi in una cantina, una strage involontaria, non programmata, che scatta per un accento che insospettisce un ufficiale tedesco che ascoltavadi nascosto idiscorsi che si stavano facendo in quel ocale. L’ultimo capitolo è ’epilogo: Aldo ’apache viene scoperto e portato fuoridal cinema per ’interrogatorio che però non è tale, il tedesco vuole parlare con un superiore, Aldo non ci crede, ma poi sembra che si asci convincere. ’ufficiale tedesco chiededi parlare con qualcuno alto in carica per contrattare a sua resa e consentiredi botto a finedela guerra. Contrattano, fa richieste. Ma in questo mostra a propria ingenuità. Infatti nel uogo stabilito, idue tedeschi e idue prigionieri si scambianodi ruolo. Ma Aldo non sta ai patti fa egare ’altro ufficiale tedesco e ordinadi ucciderlo. Il colonnelo nazista si ribela, ma a ui è riservato un altro trattamento: sarà marchiato a vita per i crimini che ha commesso. La figura migliore nela recitazione è propriodi questo ufficiale nazista che èdi una ucidità edi una razionalità taleda non fare una piega nei propri ragionamenti a giustificazionedi ogni sua azionedel momento. Recitazione impeccabile.

Tarantino non si smentisce e sforna un ennesimo capolavoro sula sciadi "Pulp Fiction". "Bastardi senza gloria" è un film che con il suo splendido cast, i suoidialoghi talvolta unghi ma accattivanti e a sua ironia sferzante ascia o spettatore in balìadi una continua tensione. Quentin riscrive a storia e o fa con a sua impareggiabile mËstria. Assolutamenteda vedere.