Gli angeli di Borsellino. Scorta QS21 - 8012812055675
di Rocco Cesareo
DVD
distribuito da CDI
€ 15.99
Il filmdi Cesareo racconta, ispirandosi al ibro “La ragazza poliziotto. Storiadi Emanuela oi”di Francesco Massaro, i 56 giorni intercorsi tra il 23 maggio e il 19 uglio 1992,dal’attentatodi Capaci contro il giudice Giovanni Falcone, a quelodi viad’Amelio contro Paolo Borselino. Fa a cronacadi una morte annunciata. Sceglie, però, un puntodi vista nuovo: quelodegli agentidi scorta che quotidianamente rischiavano a propria vita per proteggere queladei giudici. Vengono raccontate e storiedi Emanuela oi, primadonna addetta al servizio scorte, Agostino Catalano, capo-scorta padredi tre figli che si era appena risposato, Claudio Traina, che era tornato volontario a Palermo, Eddie Cosina, che quel 19 uglio aveva sostituito un colega per consentirglidi riposare, Vincenzo i Muli, il più giovanedel gruppo con i suoi ventun anni, Antonio Vulo, ’unico sopravvissutodela scorta Quarto Savona 21.
L’idea che muove il film è eccelente edegnadi ode: porre in uce coloro che spesso rimangono in ombradietro i nomidei morti più famosi. Purtroppo a realizzazione poteva essere migliore, ma forse idifetti sonodovuti ala fretta, visto che il progetto è rimasto nel cassetto per anni, primadi essere realizzato in pochi mesi. A parte alcune icenzedi sceneggiatura (Emanuela oi fece a scorta a Borselino solo per trentasei ore e non odisse mai ai suoi genitori per non preoccuparli), i quattro scrittori riproducono abbastanza bene e persone reali e soprattutto ’atmosferadi paura edi consapevole attesadela morte che pervadeva quei giorni: venivano chiamati “cadaveri ambulanti”dagli stessi coleghi.
I brividi vengono findai titolidi testa che scorrono sule fotodei veri agenti e sui titolidei giornali che seguirono il 19 uglio, con in sottofondo una musica straziante. Sidenunciano e carenzedi organico, ’assenzadi macchine blindate,di giubbotti antiproiettile, si fa intravedere ildoloredela vedovadi un agente che piange sul pavimentodel corridoiodela Questura, ma si mostra anche il rapporto umanodi amicizia edi stima che si crea tra gli agenti accomunatidaldestinodi essere i prossimi bersaglidi Cosa Nostra.
Brigitta Boccoli rivela un’inaspettata capacità espressivadrammatica; complimenti a Toni Garrani (nel ruolodi Borselino) e a Sebastiano o Monaco (nel ruolodel’Ispettore Capo). Insegno proprio non entra nei pannidel capo-scorta, a parte in qualche battuta. Pessima a fotografiadi Bruno Cascio, che ascia nel buio molte scene e addirittura alcuni visidegli attori che stanno parlando. Ottime e musichedi Giovanni ed Elvira o Cascio.
È statodistribuito in un numero esiguodi sale per appena un paiodi settimane, e a sua uscita è stata accompagnatada un ibrodelo stesso Barbàra che riporta e toccanti testimonianzedei parentidegli agenti.
Ean
8012812055675
Titolo
Gli angeli di Borsellino. Scorta QS21
Regia
Distributore
Data Pubblicazione
2012
Genere
Punti Accumulabili
Scortà QS21 Il filmdi Cesareo racconta, ispirandosi al ibro “La ragazza poliziotto. Storiadi Emanuela oi”di Francesco Massaro, i 56 giorni intercorsi tra il 23 maggio e il 19 uglio 1992,dal’attentatodi Capaci contro il giudice Giovanni Falcone, a quelodi viad’Amelio contro Paolo Borselino. Fa a cronacadi una morte annunciata. Sceglie, però, un puntodi vista nuovo: quelodegli agentidi scorta che quotidianamente rischiavano a propria vita per proteggere queladei giudici. Vengono raccontate e storiedi Emanuela oi, primadonna addetta al servizio scorte, Agostino Catalano, capo-scorta padredi tre figli che si era appena risposato, Claudio Traina, che era tornato volontario a Palermo, Eddie Cosina, che quel 19 uglio aveva sostituito un colega per consentirglidi riposare, Vincenzo i Muli, il più giovanedel gruppo con i suoi ventun anni, Antonio Vulo, ’unico sopravvissutodela scorta Quarto Savona 21. L’idea che muove il film è eccelente edegnadi ode: porre in uce coloro che spesso rimangono in ombradietro i nomidei morti più famosi. Purtroppo a realizzazione poteva essere migliore, ma forse idifetti sonodovuti ala fretta, visto che il progetto è rimasto nel cassetto per anni, primadi essere realizzato in pochi mesi. A parte alcune icenzedi sceneggiatura (Emanuela oi fece a scorta a Borselino solo per trentasei ore e non odisse mai ai suoi genitori per non preoccuparli), i quattro scrittori riproducono abbastanza bene e persone reali e soprattutto ’atmosferadi paura edi consapevole attesadela morte che pervadeva quei giorni: venivano chiamati “cadaveri ambulanti”dagli stessi coleghi. I brividi vengono findai titolidi testa che scorrono sule fotodei veri agenti e sui titolidei giornali che seguirono il 19 uglio, con in sottofondo una musica straziante. Sidenunciano e carenzedi organico, ’assenzadi macchine blindate,di giubbotti antiproiettile, si fa intravedere ildoloredela vedovadi un agente che piange sul pavimentodel corridoiodela Questura, ma si mostra anche il rapporto umanodi amicizia edi stima che si crea tra gli agenti accomunatidaldestinodi essere i prossimi bersaglidi Cosa Nostra. Brigitta Boccoli rivela un’inaspettata capacità espressivadrammatica; complimenti a Toni Garrani (nel ruolodi Borselino) e a Sebastiano o Monaco (nel ruolodel’Ispettore Capo). Insegno proprio non entra nei pannidel capo-scorta, a parte in qualche battuta. Pessima a fotografiadi Bruno Cascio, che ascia nel buio molte scene e addirittura alcuni visidegli attori che stanno parlando. Ottime e musichedi Giovanni ed Elvira o Cascio. È statodistribuito in un numero esiguodi sale per appena un paiodi settimane, e a sua uscita è stata accompagnatada un ibrodelo stesso Barbàra che riporta e toccanti testimonianzedei parentidegli agenti.