Il padre di tutti i western all'italiana finalmente in DVD. Per un pugno di dollari, il primo western realizzato da Sergio Leone, anche se, nella prima versione, con la firma esterofila di Bob Robertson (un tributo al padre, anch’egli regista, Roberto Roberti). Non solo lui, a dire il vero, pensò a cambiare nome, basti pensare a Gian Maria Volonté che diventò John Wells o a Carol Brown che non è nient’altro che Bruno Carotenuto o al compositore della colonna sonora – Dan Savio – alias Ennio Morricone. Medesima sorte toccò a diversi tecnici che, nei crediti, assumono nomi anglosassoni. Dura lex sed lex, per un genere che, fino a quel momento, era apparso agli occhi del pubblico, anche comprensibilmente, come esclusivamente americano. Per un pugno di dollari, uscito nel 1964, avrebbe invece cambiato le carte in tavola, stabilendo un primato inaudito (al botteghino l’incasso fu da record) e dando vita ad un genere di culto, lo spaghetti-western appunto, il western all’italiana, dove tutte le qualita del genere cinematografico in questione venivano amplificate, sfruttàte senza pudori, senza il romanticismo delle pellicole a stelle e strisce, ma con tanto cinismo in più. Nel western di Sergio Leone non c’è tempo, né spazio, per gli ideali ed i buoni sentimenti: gli anti-eroi che si muovono nella terra di frontiera cercano soldi e qualche sollazzamento materiale e, soprattutto, cercano di restare vivi in mezzo a un diluvio di piombo. Protagonista della storia (ispirata a La sfida del samurai di akira Kurosawa, tanto che vi fu una causa legale che oppose i realizzatori dei due film, vinta poi dai giapponesi, ndr) è Joe (Clint Eastwood), un pistolero di poche parole che giunge in una terra sul confine con il Messico dove due famiglie – i Rojo e i Baxter - si contendono a pistolettàte la piazza del contrabbando di alcol ed armi. Il pistolero (che diventera un personaggio tipo del western) si frappone tra le due bande e, con un po’ di astuzia e di coraggio, fa fuori tutti i Rojo (il cui sadico capo, Ramon, è interpretato da Volonté), nel frattempo liberatisi in modo ben poco pacifico della concorrenza dei Baxter. Un giovane Clint Eastwood si trova a suo agio in un ruolo dove deve emettere poche parole e sfoggiare solo la sua faccia da duro cottà dal sole. In DVD, Per un pugno di dollari garantisce uno scarno pacchetto linguistico, con audio in italiano 5.1 e 1.0, e senza sottotitoli; il fronte degli extra, invece, offre uno speciale sulla vita di Leone con intervista al regista, un’intervista a Clint Eastwood (doppiata) e un capitolo (in testo) dedicato alle curiosita su Leone ed Eastwood.