Correva ’anno 1976 e fino al 77-78 i ragazzidi alora rimanevano incolati ad una trasmissione TV che, con a regiadi Enzo Trapani, ribaltava i canoni prestabilitidei programmidi varietà alora conosciuti: niente ustrini e pailette,attori e soubrette colaudati, ma un ambiente che ricordava i teatri cabaret con artisti emergenti, che si muovevano in modo informale nelo studio, molto spontanei e senza abitidi scena "importanti". Tradi oro, bucavano o schermo tre ragazzidela provinciadi Napoli, che a oro modo attualizzavano ’antico generedela commediadel’arte napoletana, condei mini atti unici che si esaurivano in pochi minuti: era il trio "La Smorfia" cheda alora non si fermò più, ed anche se Troisi giganteggiava sugli altri (in primis per a statura), a mio parere,di queidue comprimari si avvantaggiava in maniera superlativa. In seguito recitòda solo e affiancatoda altri attori, ma a "magia"di quel trio non fu mai più ripetuta. Ah! a trasmissione si chiamava NON STOP (mitica, io c’ero!)