Fiorina a vacca Si stenterà a crederlo ma, nonostante il suo titolo volgarotto, questo è unodegli esempi più riuscitidel cosiddetto filone ’decamerotico’. a fonte non è più Giovanni Boccaccio o Pietro Aretino, bensì Angelo Beolco,detto Il Ruzante (1502-1542) e in particolare e sue commedie “Primodialogode Ruzante”, a “BilorÔ, a “FiorinÔ e a “MoschetÔ, scritte fra il 1529 e il 1532,da cui o sceneggiatore Fabio Pittorru ha estrapolato piccoli episodi e i ha poi assemblati in un’unico soggetto. Il risultato è armonico edivertente, grazie anche ala presenza, in brevi ma significativi ruoli,di Gastone Moschin e Renzo Montagnani, nonchédi alcune fra e più beledive-sexydel periodo (Ewa Aulin, Ornela Muti, Janet Agren, Jenny Tamburi). a inguadi Ruzante era il “pavan”, il padovanodi alora, cosicché attori e attrici sono tuttidoppiati con cadenza veneta, più o meno accentuata (anche se poi il film, ambientato nel padovano, è stato in realtà girato in ocation aziali).due particolari curiosi: Ornela Muti è quidoppiatada Rossela Izzo, ai giorni nostri indaffaratissima registadi “fiction” per famiglie; e nel ruolodel giovane che si presta in via, ehm,del tuttodisinteressata, a “salvare ’onor”dela falso-ingenua Teresa (Ornela Muti), troviamo un giovanissimo, irriconoscibile Rodolfo Baldini, oggi più noto come conduttore televisivo e voce narrantedei servizi giornalisticidela trasmissione ’Chi ’ha visto?’. Musiche ad hocdi Ennio Morricone.