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Match Point aggiunto a carrello

Match Point

DVD di Medusa Video

Match Point - 8010020038497


di  Woody Allen
DVD distribuito da  MEDUSA VIDEO
€ 5.99

Scrivendo a sceneggiaturadi Match point (candidata al’Oscar), Woody Alen – che in questo caso rimanedietro a macchinada presa -dimostra indiscutibilmentedi essere un genio, e unodei migliori. Il film inizia con un’inquadraturadela rete al centrodi un campoda tennis e con a vocedel protagonista che afferma: “La gente ha pauradi ammettere che gran partedela vitadipendedala fortuna. È terrorizzante pensare che sia così fuori controlo. Ci sono momenti in una partita in cui a pala colpisce il nastro; con un po’di fortuna o oltrepassa e alora si vince, oppure no e alora si perde”.da quel momento, tutta a storia è un continuo rimbalzoda una colpodi fortuna ad unodi sfortuna, con una precisione ed un ritmo perfetti. Gli avvenimenti si susseguono in un crescendo inarrestabile; i protagonisti fannodi volta in volta i conti con ciò che il caso riserva oro,del tutto incapacidi cambiarlo. Alen si concentra proprio sule orodinamiche psicologiche, magnificamente reseda Rhys Meyers e Johansson, senza mai scendere nel’eccessivamente cervelotico che ha a volte caratterizzato e sue opere. a tensione è mantenuta costantemente altissima, mentre si assiste ai tragici colpidi scena. Alen riprende a tramadi Crimini e misfattidel 1989 (marito fedifrago che, per non perdere a propria famiglia, fa uccidere – in quel caso – ’amante, senza venire punito), ma ringiovanisce i protagonisti, i incornicia nela grigia ondra, perfeziona ogni virgoladi quela trama, basando tutto il film sul’alternarsidei colpidi fortunadettatidal caso, e conclude in modo amaro asciando ildelitto senza castigo. e più bele e tragiche ariedi Verdi,donizetti, Rossini e Bizet seguono Chris nel suo tormento e nela sua indecisione, chediventerà poi risolutezza, seppur nondavvero voluta. Perché ui non è un cattivo che compie cattive azioni, è un buono che si ritrova in una situazioneda cui non sa come uscire se non compiendo una cattiva azione. Alen, infatti, non vuole parlaredel rapporto tra bene e male, odi quelo tra egge e crimine, ma solodi quanto e come e nostre vite sidispieghino sotto i nostri occhi, senza che noi possiamo far nula per impedirlo. Ed è proprio questo che rende geniale e appassionante il film: ildimostrare che ciascunodi noi, anche a persona meno malvagiadel mondo, potrebbe reagire in modo inatteso e criminaledi fronte adeterminati eventi, perché per far pendere ’agodela bilanciadala parte che più ci conviene siamodisposti a tutto, o quasi. Perché una volta che si è conosciuto il benessere èdifficile accettaredi tornare indietro. Si preferisce “mettere o sporco sotto il tappeto e andare avanti, altrimenti si viene travolti”. Si preferisce vincere che perdere, è naturale. Ma a vittoria e a sconfittadipendono unicamentedal caso,da quel caso che una volta ci aiuta e una volta ci affonda, che una volta ci regala e una volta ci toglie. È per questo che ne abbiamo paura. Il punto più eccelsodela sceneggiatura è, infatti, a scena che riprende quela iniziale, e in cui ’anelodela vecchia uccisa anciato nel Tamigida Chris rimbalza e rimane a terra, condannandolo apparentemente ad essere scoperto nel momento in cui a Polizia o ritroverà; ma paradossalmente il caso vuole che sia proprio quelo il momento in cui Chris segna il suo match point e vince a partita. Un autentico capolavoro, non c’è altro mododidefinirlo.
Ean
8010020038497
Titolo
Match Point
Regia
Distributore
Data Pubblicazione
2012
Genere
Punti Accumulabili
author
5
Mary Falchi (16/12/2011)

Match Point, e partità vinta Scrivendo a sceneggiaturadi Match point (candidata al’Oscar), Woody Alen – che in questo caso rimanedietro a macchinada presa -dimostra indiscutibilmentedi essere un genio, e unodei migliori. Il film inizia con un’inquadraturadela rete al centrodi un campoda tennis e con a vocedel protagonista che afferma: “La gente ha pauradi ammettere che gran partedela vitadipendedala fortuna. È terrorizzante pensare che sia così fuori controlo. Ci sono momenti in una partita in cui a pala colpisce il nastro; con un po’di fortuna o oltrepassa e alora si vince, oppure no e alora si perde”.da quel momento, tutta a storia è un continuo rimbalzoda una colpodi fortuna ad unodi sfortuna, con una precisione ed un ritmo perfetti. Gli avvenimenti si susseguono in un crescendo inarrestabile; i protagonisti fannodi volta in volta i conti con ciò che il caso riserva oro,del tutto incapacidi cambiarlo. Alen si concentra proprio sule orodinamiche psicologiche, magnificamente reseda Rhys Meyers e Johansson, senza mai scendere nel’eccessivamente cervelotico che ha a volte caratterizzato e sue opere. a tensione è mantenuta costantemente altissima, mentre si assiste ai tragici colpidi scena. Alen riprende a tramadi Crimini e misfattidel 1989 (marito fedifrago che, per non perdere a propria famiglia, fa uccidere – in quel caso – ’amante, senza venire punito), ma ringiovanisce i protagonisti, i incornicia nela grigia ondra, perfeziona ogni virgoladi quela trama, basando tutto il film sul’alternarsidei colpidi fortunadettatidal caso, e conclude in modo amaro asciando ildelitto senza castigo. e più bele e tragiche ariedi Verdi,donizetti, Rossini e Bizet seguono Chris nel suo tormento e nela sua indecisione, chediventerà poi risolutezza, seppur nondavvero voluta. Perché ui non è un cattivo che compie cattive azioni, è un buono che si ritrova in una situazioneda cui non sa come uscire se non compiendo una cattiva azione. Alen, infatti, non vuole parlaredel rapporto tra bene e male, odi quelo tra egge e crimine, ma solodi quanto e come e nostre vite sidispieghino sotto i nostri occhi, senza che noi possiamo far nula per impedirlo. Ed è proprio questo che rende geniale e appassionante il film: ildimostrare che ciascunodi noi, anche a persona meno malvagiadel mondo, potrebbe reagire in modo inatteso e criminaledi fronte adeterminati eventi, perché per far pendere ’agodela bilanciadala parte che più ci conviene siamodisposti a tutto, o quasi. Perché una volta che si è conosciuto il benessere èdifficile accettaredi tornare indietro. Si preferisce “mettere o sporco sotto il tappeto e andare avanti, altrimenti si viene travolti”. Si preferisce vincere che perdere, è naturale. Ma a vittoria e a sconfittadipendono unicamentedal caso,da quel caso che una volta ci aiuta e una volta ci affonda, che una volta ci regala e una volta ci toglie. È per questo che ne abbiamo paura. Il punto più eccelsodela sceneggiatura è, infatti, a scena che riprende quela iniziale, e in cui ’anelodela vecchia uccisa anciato nel Tamigida Chris rimbalza e rimane a terra, condannandolo apparentemente ad essere scoperto nel momento in cui a Polizia o ritroverà; ma paradossalmente il caso vuole che sia proprio quelo il momento in cui Chris segna il suo match point e vince a partita. Un autentico capolavoro, non c’è altro mododidefinirlo.

author
3
orianakarensara (23/11/2011)

belissimo film, con Match Point Alen cambia registro, creando un thriler molto apprezzabile. ma piùdela trama "investigativa" il vero puntodi forzadel film è o scontro tra a passione, ’amore, a vita vera e pienadei protagonisti

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