La macchina ideale di Turing &egrave; la macchina universale cio&egrave; quella che pu&ograve; compiere tutte le operazioni possibili (della mente umana) superando la gabbia del pensiero fordista all&rsquo;opposto del motto di Taylor: <i>one best way</i>.<br /><br />Wiener trasforma, attraverso la cibernetica, il computer in macchina per comunicare e quindi in medium universale. Afferma un nuovo principio di cittadinanza: &ldquo;Vivere in modo effettivo, significa vivere con una quantit&agrave; adeguata di informazione&rdquo;.<br />Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale Vannevar Bush immagina la societ&agrave; del futuro prossimo come societ&agrave; della conoscenza e della diffusione della scienza: la societ&agrave; dell&rsquo;informazione.<br /><br />L&rsquo;inventore del mouse (Engelbart) e l&rsquo;inventore dell&rsquo;ipertesto (Nelson) si collocano in questa prospettiva. Per Engelbart la parola chiave &egrave; augmenting, l&rsquo;obiettivo &egrave; la collaborazione tra computer e intelligenza. Per Nelson dream e vision, apertura e pluralismo per nuove forme di creativit&agrave;.<br /><br />Visionari e realizzatori di macchine e di ambienti che hanno cambiato paradigmi culturali, abitudini di vita, modi di produzione, tipici del nostro tempo. Sono anche testimoni di tempi difficili in cui le scelte di vita richiedono coraggio e dedizione come per Turing e Wiener.