L’opera tratta il tema dell’elusione fiscale e dell’abuso del diritto, evidenziandone gli sviluppi nella giurisprudenza dell’Unione europea e nazionale di legittimità, per delineare le problematiche ad oggi emerse e valutare le potenziali soluzioni normative.
A seguito dei recenti orientamenti della Suprema Corte di Cassazione, nell’ordinamento tributario italiano ha infatti trovato piena affermazione il principio di divieto di abuso del diritto, inteso quale clausola antielusiva di diretta derivazione costituzionale.
L’affermazione dell’esistenza di una clausola generale antielusiva non scritta ha sollevato una serie di criticità, ad oggi non ancora risolte con riferimento, in particolare, sia alla mancanza di garanzie procedimentali a favore del contribuente nell’accertamento di condotte fiscalmente abusive sia alla rilevabilità d’ufficio dell’abuso del diritto anche in sede di giudizio di legittimità.
Il tema forse più importante e delicato sollevato dalla giurisprudenza della Suprema Corte riguarda il rapporto tra il principio del divieto di abuso del diritto in ambito tributario e quello della certezza del diritto e della prevedibilità della sua applicazione.
STRUTTURA
Capitolo 1 - Il principio di divieto di abuso del diritto nell’ordinamento tributario italiano
1. Introduzione
2. Dovere tributario e comportamenti antifiscali
3. L’elusione fiscale
4. Gli interpelli in materia elusiva
5. L’abuso del diritto in ambito tributario
6. Cenni sulla giurisprudenza della Corte di Giustizia U.E.
7. Evoluzione della giurisprudenza di legittimità sul tema dell’abuso del diritto
Capitolo 2 - Abuso del diritto: aspetti critici relativi alla sanzionabilità
1. Premessa
2. Il principio di legalità nel diritto punitivo
3. La sanzionabilità amministrativa
4. La sanzionabilità penale
5. Note conclusive
Capitolo 3 - Criticità nella ricostruzione ed applicazione del principio di divieto di abuso del diritto
1. Il perché della necessità di una norma generale antielusiva
2. Disegni e proposte di legge della XVI e della XVII Legislatura
3. Conclusioni: una possibile soluzione normativa