«La vera forza dell’uomo però sono la sua speranza, la comprensione dell’attesa, la fiducia del futuro: questi sono i pilastri della sua salvezza, la cura al suo dannarsi e il sacrificio per imparare a rialzarsi. In questo periodo, che ha segnato come non mai il genere umano come lo conosciamo oggi, si sono susseguiti innumerevoli atti: la gentilezza dell’offrirsi incondizionatamente al prossimo senza incertezze ci ha dato la speranza, ha reso la fiducia in noi stessi e nel nostro destino così incerto, ci ha illuminati e istruiti, non senza vittime innocenti […] Si possono raccontare gesti compiuti di inimitabile altruismo, ma si dovrebbe ricordarlo all’infinito per render loro la giustizia che meritano […] Dovremmo diventare le grandi storie che narriamo.» Queste parole, tratte dal racconto di Chiara Luci Umanità, descrivono esattamente l’idea del Concorso: raccontare le decine e decine di piccole grandi storie di cura donata e ricevuta, all’interno delle nostre case, dei nostri condomini, dei nostri quartieri, delle nostre città. Piccole grandi storie rimaste sconosciute. Storie di cura, di dono, di sorrisi, di parole care, di gesti preziosi. Storie di speranza e umanità.