AIFI 51/2022. Brevetti, Know-how e altri diritti di proprietà intellettuale. E-book. Formato PDF - 9788823884922
di AA.VV.
edito da EGEA , 2022
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La velocità e l'ampiezza della trasformazione delle economie aperte di mercato sono il risultato del vorticoso aumento degli investimenti in capitale immateriale, in primo luogo basati sulle competenze e sulle conoscenze delle risorse umane opportunamente organizzate (il c.d. capitale intellettuale). La circolazione delle informazioni, la contaminazione delle idee, l'avanzamento delle conoscenze scientifiche e l'incessante innovazione, anche in virtù di forme collaborative tra entità non collegate, sono i pre-supposti costitutivi di questo processo. Le strategie industriali private delle grandi imprese fanno sempre più affidamento sulla gestione della "proprietà intellettuale" (in tutte le sue articolazioni), “vero” asset da cui derivano la propria forza competitiva e il valore di mercato. La sottovalutazione dell'argomento rischia di emarginare tutte quelle PMI innovative che non sono in grado di valorizzare, finanziare e proteggere legalmente il proprio portafoglio di beni immateriali (in primis brevetti, marchi e know-how). Colmare questo gap culturale, ben presente sia nel mondo delle PMI che in quello degli intermediari finanziari, rientra nella politica industriale della Commissione Europea per lo sviluppo delle PMI. Il presente lavoro intende fornire un contributo economico-giuridico per la comprensione della rilevanza strategica del tema in oggetto, sensibilizzando, da un lato, le PMI sui vantaggi di un uso appropriato dei diritti di proprietà intellettuale e richiamando, dall’altro, l'attenzione dei gestori di fondi di private equity o di venture capital sull’importanza delle diverse componenti del capitale intangibile delle imprese target nelle loro scelte di investimento.