Il presente volume intende rappresentare un contributo alla riflessione scientifica sulla crescente influenza della giurisprudenza delle Corti europee sull&rsquo;ordinamento penale nazionale, sui suoi principi generali e sulla stessa estensione del concetto di materia penale.<br />Le molteplici ricadute sul diritto penale nazionale della tutela multilivello dei diritti fondamentali sollecitano un esame approfondito dei complessi rapporti tra le diverse Corti chiamate ad apprestare protezione a tali diritti &ndash; Corti europee e Corte costituzionale &ndash;, nonch&eacute; del ruolo centrale del giudice ordinario, onerato dell&rsquo;obbligo di interpretazione conforme del diritto penale interno rispettivamente alla Costituzione, al diritto dell&rsquo;Unione europea (ed alla Carta dei diritti fondamentali dell&rsquo;Unione) e alla CEDU, quali vivificati dall&rsquo;opera ermeneutica delle Corti di riferimento. La prima sezione del presente volume &egrave; tesa ad operare una sistematizzazione ed una razionalizzazione delle predette questioni, tenendo conto delle diverse prospettive penalistica e costituzionalistica, nell&rsquo;ottica della valorizzazione dell&rsquo;approccio multilivello e del dialogo tra le Corti coinvolte in questo complesso lavor&igrave;o ermeneutico. La seconda sezione del volume, dedicata alla tematica delle misure di prevenzione antimafia, rappresenta una sorta di campo applicativo d&rsquo;elezione delle questioni esaminate nella prima sezione, con particolare riguardo al sistema CEDU. La sentenza della Corte EDU nel caso&nbsp;<i>De Tommaso c. Italia&nbsp;</i>ha innescato infatti un virtuoso processo di rimodellamento interpretativo della disciplina nazionale di riferimento, coinvolgendo sia la giurisprudenza ordinaria, sia quella costituzionale, che ha portato ad una pi&ugrave; ampia riflessione scientifica sul tema.