L'edizione di quest'anno del convegno L'Europa e lo sport. Profili giuridici, economici e sociali coincide con una data forse non storica, ma certamente importante: vale a dire i primi cinque anni dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona che, come a tutti noto, ha attribuito all'Unione europea una competenza specifica, seppur soltanto di completamento dell'azione degli Stati membri, in materia di attività sportiva. In tale contesto, pertanto, una ricognizione intorno ai rapporti tra l'Unione europea e lo sport in genere nel parzialmente nuovo contesto delineato dal Trattato di Lisbona mi pare quanto mai opportuna. È chiaro, infatti, che in un sistema come quello europeo nel quale vige il principio delle competenze per attribuzione, il fatto che il trattato di Lisbona abbia attribuito all'Unione una competenza specifica in materia di sport assume, a livello costituzionale, un'importanza rilevante, seppur con tutti i limiti, le incertezze e le problematiche legate alla particolarità della competenza in questione.