Il racconto breve è la migliore palestra per irrobustire i propri muscoli narrativi. E in una palestra si lavora sodo, ma al tempo stesso ci si diverte a esplorare i propri limiti e a scoprire le proprie caratteristiche personali, quelle che ci rendono unici.<br />Come tutor volevo che il divertimento venisse rispettato da tutti i corsisti, quasi che fosse una poetica, una filosofia della scrittura. E per divertimento intendo il significato classico della parola dal latino <i>divertere</i>, volgere altrove, portare in altro luogo. In questo caso, farsi portare via.<br />C’è una magia particolare nel lasciarsi condurre via, nell’abbandonarsi all’istinto. Ciò che io ho preteso dai partecipanti è stato proprio abbandonarsi all’istinto, giocare d’azzardo con le proprie paure e con i presunti limiti. Ed è quello che fanno a Sheep Italia, associazione onlus a cui va il ricavato di questa antologia.<br /><br /><i>Piergiorgio Pulixi</i>