È principalmente dedicato alla crisi climatica in corso il numero di MicroMega in edicola dal 12 marzo. Della questione parla ampiamente, in un’intervista di Telmo Pievani a chiusura del numero, il più autorevole e amato divulgatore scientifico del nostro paese, Piero Angela, che già negli anni Settanta aveva cominciato a lanciare l’allarme riscaldamentlo globale e il clima che cambia.Un problema oggi divenuto senso comune, rispetto al quale però – come illustra Luca Mercalli in apertura – c’è ancora una completa asimmetria tra il livello di allarme lanciato dalla scienza e i provvedimenti adottati dalla politica. In quello che è il cuore del nuovo numero della rivista diretta da Paolo Flores d’Arcais, Gianni Silvestrini ci suggerisce quali politiche concrete potrebbero far invertire la rotta; Elisa Palazzi ci spiega nel dettaglio come e perché il clima cambia e, soprattutto, qual è la nostra responsabilità in questo processo; Peter Wadhams ci fa vedere il cambiamento climatico all’opera nelle zone fredde del pianeta; Stefano Caserini smonta una per una le tesi/fandonie dei pochi ma rumorosi “negazionisti” che, non potendo più misconoscere la realtà del cambiamento climatico, tentano di contestare che sia da imputare alle attività umane; Marinella Correggia tratteggia gli scenari futuri in materia di profughi ambientali; Matteo Pucciarelli ripercorre la storia del movimento dei Fridays for Future; Serena Giacomin, infine, ci illumina sulle ragioni per cui c’è voluto così tanto tempo per sensibilizzare l’opinione pubblica su quella che è l’emergenza del XXI secolo. Ma il numero di MicroMega in edicola dal 12 marzo non finisce qui. Un ampio approfondimento è dedicato all’epopea curda, con i saggi di Fernando D’Aniello, che ricostruisce la storia di questo popolo; di Francesco Marilungo, che racconta il ruolo degli artisti e dei letterati curdi nella lotta per l’autodeterminazione; e di Choman Hardi, poetessa curda per molti anni nel Regno Unito, che da qualche tempo è tornata nel Kurdistan iracheno – sua terra d’origine – per dare il proprio contributo alla resistenza, tenendo viva la cultura curda e, con essa, l'identità stessa di questo popolo.Un’altra sezione della rivista è dedicata poi a Simone de Beauvoir e vede al suo interno un saggio della filosofa francese – qui per la prima volta in italiano – sul senso e la ragion d’essere della letteratura; e un ricordo carico di affetto e ammirazione dell’amica e compagna di lotte Alice Schwarzer. Arricchiscono e completano il numero i saggi di Mariasole Garacci, che in occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello offre un breve viatico per questo anno di celebrazioni; di Simone Pieranni, che fa il punto della situazione sulle proteste a Hong Kong; di Petra Reski, che ripercorre tutta la (misteriosa) vicenda della Xylella fastidiosa in Salento; di Marco Mangani, che spiega perché iniziare a scrivere la musica ha rappresentato una vera e propria rivoluzione culturale; e infine di Mirko Canevaro, che invita la sinistra a riscoprire la battaglia per l’anima della nazione, abbandonando la chimera del rifiuto di ogni identità nazionale. MicroMega, la rivista della sinistra illuminista.