L’idea di una serie di quaderni nasce dall’idea di raccogliere in una pubblicazione le molteplicità creative che si generano in modo spontaneo nel nostro atelier e raccogliere idee e riflessioni sulle potenzialità espressive con cui l’arte outsider e l’arte emergente possano contribuire, congiuntamente, alla nascita di nuovi percorsi nell’arte e nell’editoria in generale.
La natura dell’incontro, propria di questa serie di quaderni, vuole approfondire anche le dinamiche culturali di inclusione ed esclusione attualmente in corso nella società. Le potenzialità di approcci dialogici non determinati dal pregiudizio restano in larga parte ancora inesplorate, sebbene non solamente in campo artistico.
Nondimeno, il linguaggio e la metodologia forniti da questo intreccio creativo potrebbero contribuire a generare un patrimonio artistico-culturale impegnato in un rinnovamento dei linguaggi dell’arte e dell’editoria. Un patrimonio che ricordi, allo stesso tempo, la necessità di condividere e vedere oltre i limiti della propria esperienza in quanto linguaggio.
La natura dell’incontro, propria di questa serie di quaderni, vuole approfondire anche le dinamiche culturali di inclusione ed esclusione attualmente in corso nella società. Le potenzialità di approcci dialogici non determinati dal pregiudizio restano in larga parte ancora inesplorate, sebbene non solamente in campo artistico.
Nondimeno, il linguaggio e la metodologia forniti da questo intreccio creativo potrebbero contribuire a generare un patrimonio artistico-culturale impegnato in un rinnovamento dei linguaggi dell’arte e dell’editoria. Un patrimonio che ricordi, allo stesso tempo, la necessità di condividere e vedere oltre i limiti della propria esperienza in quanto linguaggio.