A trent&rsquo;anni dalla scomparsa, Giorgio Caproni viene ricordato con questa originale raccolta di scritti che esplorano alcuni aspetti sinora pressoch&eacute; trascurati nella pur vasta bibliografia critica su di lui.<br />Francesco De Nicola, gi&agrave; docente di Letteratura italiana contemporanea all&rsquo;Universit&agrave; di Genova, ripercorre gli anni compresi tra la morte del poeta ed oggi, riferendo sulle pubblicazioni postume di pagine di e su Caproni con alcune riflessioni sulla sua ancora limitata notoriet&agrave;.<br />Angela Siciliano, dottoranda dell&rsquo;Universit&agrave; di Pisa, approfondisce gli anni della formazione del poeta trascorsi a Livorno sulle tracce che quel periodo ha lasciato nei suoi versi. Maria Teresa Caprile, professore a contratto di Letteratura e cultura italiana per stranieri all&rsquo;Universit&agrave; di Genova, approfondisce la componente lessicale dei primi quattro libri di Caproni in una serie di tabelle puntualmente commentate.<br />Francesca Irene Sensini, professore di Letteratura Italiana all&rsquo;Universit&agrave; di Nizza, prende in considerazione la componente naturalistica dell&rsquo;ambito campestre nella poesia di Caproni e infine Valentina Colonna, dottoranda nell&rsquo;Universit&agrave; di Torino, compie un&rsquo;indagine sugli echi musicali nella poesia di Caproni con le osservazioni derivatele dalla sua esperienza di musicista e studiosa di prosodia nella poesia.<br />Il libro &egrave; chiuso dal vivace racconto di Federico Marenco, dirigente del settore parchi della Regione Liguria e grande appassionato di letteratura, sulla genesi del ritratto di Caproni eseguito da Costantini riportato sulla copertina del libro.