La Poesia, il suo amare, camminare, contemplare, il suo trasmutare attraverso il lavoro fatto di libert&agrave; e inquietudine fa s&igrave; che la sua opera rimanga come simbolo di un tempo dove non tutte le illusioni sono perdute, dove il meraviglioso sopravvive.<br />Un cammino illuminato dal sole e dalle magiche aurore, che prosegue nella trasparenza delle nuvole e nel trovarsi in sintonia con la vita degli animali e delle piante.<br />Un paesaggio attraverso il visibile e l&rsquo;invisibile, dentro e fuori di noi.<br />L&rsquo;orecchio sensibile che deve mediare le varie voci senza paura dei segreti acuti e delle dolcezze.<br />Impariamo la dialettica che si instaura tra la natura e la preghiera.<br />&Egrave; tutto l&rsquo;universo &egrave; sacro, orazione lieve, viva, perfetta. Apre dentro di noi ampi spazi, luci e ombre si allargano.<br />Le cose sorgono dentro come musica da uno strumento.<br />La Poesia, lo strumento di qualcosa che &egrave; al di fuori di noi ma del quale facciamo parte.<br />Consciamente o inconsciamente. In questa dimensione si trova la mente del poeta.<br />I sognatori sono il senso dell&rsquo;universo, qualcosa in pi&ugrave; della scienza, sono l&rsquo;anima della materia, imprevedibili e profondi quanto l&rsquo;universo infinito.<br />I Poeti sentono gli esseri naturali e soprannaturali, gli esseri che volano e cantano.<br />Comincia lentamente e l&rsquo;esercizio della forma &egrave; la ricerca di qualcosa di pi&ugrave; prezioso.<br />Sinapsi addormentate riattivano regioni occulte, trovano aperture &ndash; tutto il corpo impara &ndash; non &egrave; soltanto la mano che attua, delicati ingranaggi girano cercando sintonia.