La Biosimbologia si caratterizza per <b>una attenzione particolare al dato simbolico indagato nelle sue varie espressioni</b> (animiche, culturali, esoteriche e religiose), quale vettore primario della risposta biologica.<br />L&rsquo;indagine basata sulla osservazione e sul dato esperienziale, ha potuto constatare che tutte le risposte biologiche dell&rsquo;organismo (patologie) e le loro rappresentazioni (sintomi) hanno origine da specifici <b>input animico/simbolici primari</b>, che rappresentano stati dell&rsquo;essere e eredit&agrave; genealogiche ben precisi.<br />Ci&ograve; che differenzia la Biosimbologia dalla visione psicosomatica o da quella delle medicine delle emozioni, &egrave; la considerazione che il segnale scatenante non sia necessariamente associato solo a fattori psichici o emotivi, ma anche e soprattutto a fattori animico/simbolici, spirituali e/o culturali, generati in massima parte dalla difficolt&agrave; del &ldquo;bilanciamento degli opposti&rdquo; nel nostro mondo interiore e legati a eredit&agrave; transgenerazionali.<br />Per la Biosimbologia l&rsquo;organismo umano &egrave; un sistema che prevede una serie di &ldquo;regole&rdquo; precise che stabiliscono il comportamento di ogni singola parte in relazione al tutto e che vengono determinate sia dal vissuto personale del <i>qui e ora</i>, ma anche, in modo ancestrale, in base alle <b>&ldquo;eredit&agrave;&rdquo; spirituali del proprio albero genealogico che influenza il futuro del sistema stesso</b>.<br />La &ldquo;malattia&rdquo;, al contrario di quanto e come siamo stati abituati a pensarla, diventer&agrave; <b>un segnale evolutivo che ci invita al cambiamento</b>, insegnandoci la cura di noi stessi attraverso il silenzio dell&rsquo;ascolto interiore. Sar&agrave; allora che essa, da limite, si trasformer&agrave; nel &ldquo;miracolo&rdquo; della crescita del s&eacute;.