Sullo sfondo della Milano post Tangentopoli, la storia di una giovane donna alla ricerca della propria identit&agrave; perduta.<br />La vicenda, che ha come antefatto una strage di mafia realmente accaduta, si svolge nell&rsquo;estate del 2000. Protagonista, una giovane insegnante di scuola media che dopo la morte dei genitori adottivi decide di approfittare delle vacanze estive per cercare chi l&rsquo;ha messa al mondo o, almeno, per scoprire le ragioni che hanno indotto sua madre ad abbandonarla in un istituto quando aveva quattro anni. Piena di dubbi, ma decisa a fare luce su certi suoi misteriosi brandelli di ricordi, si rivolge alla trasmissione di Raitre Chi l&rsquo;ha visto?, accettando di apparire sul video per lanciare il solito appello a chiunque &ldquo;abbia-visto-o-sappia-o-ricordi&rdquo; qualcosa. Non si aspetta grandi rivelazioni, anzi, in cuor suo &egrave; gi&agrave; rassegnata a non avere alcuna notizia utile. E invece, a partire dal momento in cui va in onda il servizio che la riguarda, viene proiettata in una spirale di orrore alla quale riuscir&agrave; a sfuggire solo rinunciando alla propria identit&agrave;. L&rsquo;epilogo, amaro quanto ineluttabile, &egrave; storia di ordinaria quotidianit&agrave;. In bilico fra realt&agrave; e fiction, questa &ldquo;storia di questura&rdquo; ha al centro un grande intrigo ma &egrave; priva di eroi, fitta di colpi di scena e, fino all&rsquo;epilogo, priva di soluzioni, proprio com&rsquo;&egrave; nell&rsquo;ordine naturale della cronaca quotidiana, dove l&rsquo;intelligenza e la generosit&agrave; di chi svolge le indagini si scontra immancabilmente con l&rsquo;arroganza di chi ha il potere. Sullo sfondo, una Milano bella ma irraggiungibile, spopolata dall&rsquo;afa e crudelmente avvolta attorno al proprio impenetrabile egoismo.