<b>Adolfo Albertazzi </b>(Bologna, 8 settembre 1865 &ndash; Bologna, 10 maggio 1924) &egrave; stato uno scrittore italiano. Fu discepolo, amico e biografo di Giosu&egrave; Carducci. Fu insegnante a Mantova, a Foggia ed infine all&#39;istituto Pier Crescenzi di Bologna. Narratore fecondo, vide la sua opera esaltata da alcuni e criticata da altri. Di lui Papini scrive &quot;uno dei pochi prodigi della vivente letteratura italiana&quot;; Luigi Russo lo giudica &quot;Narratore ricco di ingegno e di cultura e di nobilissime intenzioni, ma povero di temperamento&quot;. Scrisse romanzi, racconti sullo stile di Maupassant, saggi critici e libri per l&#39;infanzia. Cur&ograve; l&#39;edizione di opere di Carducci, Tommaseo, Oriani, Tassoni, oltre che raccolte di novelle in cui mostra, nell&#39;ambito del gusto verista, un particolare spirito ironico e felici momenti lirici.<br />Collabor&ograve; assiduamente a Il Resto del Carlino e fu figura centrale del cenacolo carducciano a Bologna. &Egrave; sepolto alla Certosa di Bologna, nel Chiostro VI, nello spazio di raccordo nord-ovest con il Recinto dei Sacerdoti.