Alba del 24 febbraio 2022: l&rsquo;ingresso delle truppe russe in Ucraina segna il punto di non ritorno di un lungo periodo di crescenti tensioni tra i due Stati dell&rsquo;ex Unione Sovietica. &Egrave; l&rsquo;escalation di un conflitto in corso da anni, pressoch&eacute; dimenticato dai media occidentali, che non &egrave; pi&ugrave; circoscritto ad alcune regioni ucraine, ma si estende all&rsquo;intero Paese e finisce per coinvolgere l&rsquo;Europa. Di fronte a un evento di questa portata non si pu&ograve; restare indifferenti: la gamma delle reazioni &egrave; ampia, dal riemergere di timori che sembravano archiviati, come la paura per un conflitto nucleare, alle manifestazioni di solidariet&agrave; che si moltiplicano a favore del popolo ucraino. Anche noi, come Redazione di Aggiornamenti Sociali, ci siamo sentiti interrogati e sollecitati a cercare il modo migliore per riflettere sul conflitto in corso, secondo lo stile che caratterizza la nostra lettura della realt&agrave;. Abbiamo quindi dato spazio a diversi contributi, raccolti nel &ldquo;Focus Ucraina&rdquo;, che cercano di presentare diversi aspetti del conflitto in corso, accompagnati dalle riflessioni del direttore Giuseppe Riggio SJ in apertura del Focus e di Paolo Foglizzo, della nostra Redazione, a chiusura della Sezione. Come scrive proprio il Direttore in apertura, il rischio in questo clima di tensione &egrave; di perdere la lucidit&agrave; e di lasciarci dividere dalla logica divisiva della guerra. Che cosa non possiamo permetterci di perdere, perch&eacute; il percorso verso la pace non sia irrimediabilmente compromesso? Il Focus raccoglie contributi di Maurizio Ambrosini, sul tema dei rifugiati; di Drew Christiansen SJ sul significato della responsabilit&agrave; di proteggere, non solo in termini militari, un popolo aggredito; di David Nazar, che spiega la situazione della Chiesa ortodossa in Ucraina; di Laura Silvia Battaglia, che affronta il tema della comunicazione e del racconto di guerra; di Andrea Carobene, che descrive anche la cyberguerra in corso; chiude la sezione la riflessione del nostro Paolo Foglizzo, che ci offre alcuni spunti per attraversare il tempo turbolento della guerra senza perdere la speranza e cercando di governare l&rsquo;inevitabile cambiamento che la situazione in atto porter&agrave; con s&eacute;.<br />Il numero prosegue con una panoramica di Mariette Darrigrand, semiologa francese, sulle dinamiche presenti nella societ&agrave; francese alla vigilia delle elezioni presidenziali del prossimo 10 aprile, attraverso l&rsquo;analisi di alcune parole chiave: caos, radicalit&agrave;, transizione, ri-ancoraggio al reale, identit&agrave;, fraternit&agrave;. Come ogni anno, Maria Flavia Ambrosanio e Paolo Balduzzi, economisti, ci presentano un&rsquo;analisi della legge di bilancio 2022 approvata dal Governo Draghi. Dopo l&rsquo;infografica di Mauro Bossi SJ sui pericoli per la biodiversit&agrave; dati dall&rsquo;inquinamento farmaceutico, lo stresso autore presenta un&rsquo;intervista a Christina Lea&ntilde;o e a Erin Lothes, entrambe esponenti del Movimento Laudato Si`, che si propone di promuovere nella Chiesa la conversione ecologica su scala globale, attraverso la chiave di lettura dell&rsquo;ecologia integrale. Chiude la sezione un testo di Emanuela Gitto, vicepresidente dell&rsquo;Azione cattolica italiana, dedicato alla figura di Armida Barelli, che sar&agrave; beatificata il prossimo 30 aprile, una figura pioniera nella Chiesa e nella societ&agrave; italiane del secolo scorso e che ancora oggi ci offre un prezioso percorso da seguire.<br />Il numero si conclude con la sezione culturale di Letture&amp;Visioni, articolata in un dossier sulla #democrazia fragile e nelle consuete recensioni brevi e segnalazioni, con particolare attenzione a un testo su Dag Hammarskj&ouml;ld, che fu alla guida dell&rsquo;ONU dal 1953 al 1961 e che visse impegnandosi particolarmente per la pace.