Giosafat ha alle spalle un passato terribile. La guerra gli ha causato indicibili so?erenze e, una volta tornato a casa, la sua mente &egrave; ancora molto turbata. Lavoratore infaticabile e tenace, il giovane conduce un&rsquo;esistenza un po&rsquo; solitaria a Faieto, un borgo abruzzese situato ai piedi dei monti della Laga dove ci si conosce un po&rsquo; tutti. Anche la madre, rimasta vedova e molto devota ai santi e alle preghiere, &egrave; preoccupata per il futuro di suo figlio.<br />Ma come spesso accade nella vita, i cambiamenti sono rapidi e inaspettati. Un giorno, Gioia, figlia di un ricco possidente della zona, incontra Giosafat e gli confessa l&rsquo;interesse covato nei suoi confronti per molti anni. &Egrave; l&rsquo;inizio di una storia clandestina, perch&eacute; negli anni Cinquanta, in un quel paesino cos&igrave; legato alle tradizioni religiose e agricole, &egrave; ancora uno scandalo che un povero diavolo frequenti una donna di buona famiglia. Potr&agrave; la forza dell&rsquo;amore vincere ancora una volta i pregiudizi e le reticenze o il destino virer&agrave; verso note fatali e tragiche?<br /><br /><b>Agostino Pichilli</b> &egrave; nato a Teramo nel 1959. Attualmente vive a Valle San Giovanni, paese situato nella valle del Tordino. &Egrave; docente presso un noto Istituto d&rsquo;Istruzione Superiore della citt&agrave; di Teramo. Ha conseguito, presso la Facolt&agrave; Teologica Gregoriana della Santa Sede, il Magistero in Scienze Religiose e, presso la Facolt&agrave; di Lettere e Filosofia dell&rsquo;Universit&agrave; di Chieti &ldquo;G. D&rsquo;Annunzio&rdquo;, la Laurea in Filosofia. Gi&agrave; dal 1992 &egrave; stato iscritto nell&rsquo;elenco dei giornalisti pubblicisti d&rsquo;Abruzzo. Ha collaborato con lo storico settimanale diocesano &laquo;L&rsquo;Araldo Abruzzese&raquo;, e in seguito con l&rsquo;emittente regionale <i>TRSP</i>.<br />