Cosa potete trovare in questa silloge poetica? Troverete di tutto, parole che vanno oltre la poesia, oltre il destino delle cose che abbiamo in noi. “O luna rossa! tu che sei la più bella sposa del cielo, strappa le dannate tende il buio mi soffoca.” Un grande amore lo troverete senz’altro, ma sarà un amore diverso, l’amore per la patria, una terra abbandonata per cause maggiori, e di sentimenti atroci che hanno scalfito l’animo e il cuore. “Ti hanno svestita, lasciata nuda, lupi affamati senz’anima, sul ramo di quercia hanno steso il tuo velo, e come se fossi una puttana da lontano ti fanno dei gesti.” Il tempo che scorre non si ferma, anche l’amore non si ferma e continua a vivere sotto i nostri occhi, palesando quell’attimo di cui cerchiamo la fine. Sono attimi, poi il passato ritorna, anche se distorto e contrastante. Al di sopra di tutto c’è quel lirismo che si porta fino alla fine, in una sorta di magia letteraria che trascende le cose fino a alla fine in un’armonia che poi diventino musica, e non solo. “Cantate poeti! All’amore cantate! E chi meglio di voi li può cantare, ma è l’amore che prevale più di tutto, al di là di ogni cosa”. L’amore per la vita, l’amore per il passato, per il presente, per i giorni a venire distese armoniche dell’amore e dei sentimenti più nobili in quel ricordo che non riesce a scalfire un attimo. “Se ti manco esci fuori e accendi una candela, con le gocce di rugiada bagna il fazzoletto bianco e dissetati”. “Quando morirò seppellitemi accanto a una fontana, anche da morto ne avrò tanta sete”. L’amore non è mai abbastanza.