Death Economy raccoglie cinque articoli apparsi su un arco di diciotto mesi sul sito Carmilla. Alcune parti dei testi originali sono state riviste, adattate, aggiornate dall&rsquo;autore. Un saggio sui generis che affronta e racconta in modo originale lo status dell&rsquo;economia globale, legata alla politica e all&rsquo;alta finanza, arrivando fino alle estreme conseguenze, sul baratro terminale del collasso planetario. Un viaggio nell&rsquo;Economia della morte che termina nel nostro paese, definito dall&rsquo;autore necroland. Il libro contiene una prefazione dell&rsquo;autore, l&rsquo;illustrazione di copertina &egrave; stata realizzata da Daniele Serra.<br /><br />Dalla Prefazione<br />Death Economy, Economia della Morte - titolo e oggetto di questo testo - non &egrave;, n&eacute; vuole essere, un neologismo. Per contro &egrave;, e vuole essere, l&rsquo;ipotesi di uno stato di cose. A tutti gli effetti, dall&rsquo;autunno del 2008 - epoca da pi&ugrave; parti autorevoli identificata come inizio del meltdown, dissolvimento - il mondo cosiddetto globalizzato attraversa una crisi epocale. Uno tsunami ad ampio spettro che si &egrave; rivelato simultaneamente bancario, finanziario, azionario, fondiario, monetario. Uno tsunami del quale, qui &amp; ora, chiusura anno 2013 - a dispetto di fin troppi proclami ufficiali e/o presunti tali, proclami sempre e comunque in bilico tra umoristico e grottesco - non si riesce neppure remotamente a intravvedere la fine. Death Economy &egrave; al tempo stesso un&rsquo;analisi, un&rsquo;accusa e un avvertimento. Un&rsquo;analisi di quello che sta accadendo a tutti noi su base pressoch&eacute; quotidiana. Un&rsquo;accusa verso le caste, in quanto di vere e proprie caste - intese in senso alto-medievale - si tratta, che continuano a consentire che accada. Un avvertimento riguardo a quale potrebbe essere il (disastroso) esito finale della crisi di cui sopra. La Death Economy, Economia della Morte - intesa come sistema intrinsecamente distruttivo &amp; auto-distruttivo - &Egrave; la dominante politico-finanziaria di questo scorcio storico.