<i>La vecchia casa, appartenente da oltre settanta anni alla famiglia dei Sant&rsquo;Angelo, &egrave; sita in una delle pi&ugrave; belle e pittoresche posizioni dell&rsquo;alto Friuli.</i><br /><i>L&rsquo;edificio a due piani, fabbricato nello stile de&rsquo; villini veneti, &egrave; posto sul colmo di una collinetta in mezzo alla vallata ubertosa, che si stende da Tricesimo a Cividale. La vista che vi si gode &egrave; stupenda: dal grande balcone della sala al primo piano l&rsquo;occhio abbraccia una distesa larghissima di paese: di fronte, nella lontananza, ritto sulla curva cerulea dell&rsquo;orizzonte, l&rsquo;angelo d&rsquo;oro che si libra sul castello di Udine; poi, mezzo nascosti tra le spalliere de&rsquo; gelseti, o surgenti come bianche fantasie in mezzo alla vastit&agrave; dei prati verdeggianti, i numerosi villaggetti, fatti di poche casipole aggruppate intorno a un campanile: Leonacco, Fraelacco, Nimis, San Pelagio, Torreano; di fianco, in una sfumatura candida, la linea serpeggiante del Torre, e in fondo, di l&agrave; dai poggi di Montegnacco, il fosco profilo delle Carniche, dalle creste brulle e dentellate.</i><br /><i>Nel paese la famiglia dei Sant&rsquo;Angelo &egrave; notissima ed amata. Gente buona ed alla mano, amica del povero e dedita tutta ad un&rsquo;onesta ed indefessa operosit&agrave;, i Sant&rsquo;Angelo hanno una storia semplice e si sono creata la loro modesta fortuna a furia di lavoro.</i>