Dopo gli effetti che la pandemia ha avuto sul lavoro, con la ripresa economica e il graduale rimettersi in moto del mercato, le organizzazioni sono tornate a concentrarsi sulle tematiche dell&rsquo;employer branding e della fidelizzazione di dipendenti, scoprendo un mondo del lavoro profondamente diverso da prima. Oggi i giovani cercano flessibilit&agrave;, opportunit&agrave; di sviluppo, forte attenzione alla CSR, oltre che equilibrio tra vita personale e professionale e identificazione con i valori aziendali.<br /><br />Cosa si pu&ograve; fare? Soprattutto, quale ruolo possono giocare le aziende? Centrale: le imprese possono giocare un ruolo centrale. Innanzitutto, comprendendo i cambiamenti del mercato del lavoro, poi ascoltando le richieste e le percezioni dei collaboratori e lavorando su attrazione, reputazione e brand e, infine, preoccupandosi di sviluppare i talenti che hanno gi&agrave; in casa. Flessibilit&agrave;, senso di appartenenza, obiettivi, stipendi, possibilit&agrave; di crescita, ma anche formazione, benefit, welfare e fiducia.<br /><br />Partendo da casi reali, sono state condensate storie, consigli, strumenti pratici possibili per migliorare dialogo ed aumentare il senso di appartenenza all&rsquo;azienda. Tutto dimostra che un coinvolgimento attivo nel proprio ruolo lavorativo accresce non solo creativit&agrave;, energia e proattivit&agrave;, ma anche la predisposizione a prendere rischi, l&rsquo;avere relazioni migliori con gli altri e un maggiore benessere psicofisico. Non &egrave; solo questione di wellbeing, ma di positive ricadute anche sui bilanci delle aziende.<br /><br />Il libro si arricchisce con i contributi dei responsabili comunicazione interna di diverse aziende italiane, un racconto nel racconto per comprendere come le rispettive organizzazioni abbiano costruito opportunit&agrave; per motivare, coinvolgere e trattenere i propri collaboratori e superare le difficolt&agrave; di attrarre i nuovi talenti.