Pandemia, guerra, crisi energetica, inflazione e recessione. La vita politica oggi si trascina di emergenza in emergenza. A ciascuna di queste emergenze, si e` risposto allargando il perimetro dello Stato. Archiviata ogni &ldquo;austerita`&rdquo;, abbiamo pensato che lo Stato potesse dare tutte le risposte, e che le risorse non fossero un problema. Stiamo entrando in una fase nuova, nella quale i vincoli di bilancio torneranno ad avere un peso. In questo libro, gli autori provano a offrire una prospettiva dissonante, rispetto a quella dominante negli ultimi anni. Si rivolgono in particolare ai decisori pubblici di una stagione difficile che potrebbe sollecitare il coraggio della discontinuita`.<br />Per gli autori, le politiche non hanno solo effetti finanziari, ma anche&nbsp;<i>culturali</i>. Mettono in campo, cioe`, incentivi che condizionano il comportamento delle persone. Una societa`&nbsp;<i>responsabile</i>&nbsp;non puo`&nbsp;essere una societa`&nbsp;<i>dipendente</i>&nbsp;dai pubblici poteri. Il desiderio di sicurezza puo` trovare soddisfazione non nello Stato pesante ma in un ritrovato dinamismo della societa` italiana: che a sua volta non puo` prescindere da uno Stato diverso. Piu` leggero e piu` affidabile.<br /><br />Alberto Mingardi,&nbsp;e` Professore associato di Storia delle dottrine politiche allo IULM di Milano. Dirige l&rsquo;Istituto Bruno Leoni, di cui e` stato uno dei fondatori.<br /><br />Maurizio Sacconi, gia` Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, e` presidente della associazione &ldquo;Amici di Marco Biagi&rdquo; e collaboratore del think tank ADAPT.