Nel 1925 Alberto Rossi pubblic&ograve; sulla prestigiosa rivista culturale <i>Il Baretti</i>, fondata da Piero Gobetti, questo interessante saggio biografico-letterario sulla figura del grande scrittore, poeta e filosofo francese Paul Val&eacute;ry (1871-1945), che oggi riproponiamo all&rsquo;interesse dei nostri lettori. Pur nella sua brevit&agrave;, esso costituisce a nostro avviso una delle migliori opere mai scritte per comprendere l&rsquo;autentico spirito che ha caratterizzato il pensiero e i capolavori di uno dei massimi esponenti della scena culturale europea del Novecento.<br />&laquo;La sua sfiducia verso la filosofia, le ironie colle quali la punzecchia - scrive Rossi di Val&eacute;ry -, vengono dal fatto che, a suo parere, le sistemazioni filosofiche sono soltanto delle costruzioni artificiose, basate pi&ugrave; che altro sulle manifestazioni verbali del pensiero. Egli si &egrave; dunque votato per conto suo alla ricerca di una conoscenza meno illusoria di quella filosofica: e movendo attorno ai punti fermi di codesta ricerca, s&rsquo;&egrave; venuto richiudendo in una rete di rispondenze sottilissime, ma pi&ugrave; tenace ancora e infrangibile di quanto non siano, all&rsquo;apparenza, tenui, impalpabili le sue fila smaglianti&raquo;.