Il vizio di scrivere è una gran brutta bestia. Riuscire a vivere e a scrivere contemporaneamente ha qualcosa di stoico, che coinvolge anche chi ti sta attorno. Questa incontinenza alle dita ha da qualche tempo un alleato in più: la Rete. Devo ammettere che ci vuole una certa presunzione a proporre i post a tutti i naviganti sparsi per il mondo. Timidamente sono apparsi i primi scritti. I contatti arrivavano e sono andato avanti. La decisione di raccogliere in un volume parte del mio lavoro è stata frenata per lungo tempo da due motivi: il primo è la pigrizia, e il secondo è il terrore di rileggere ciò che ho scritto nel corso degli anni; la paura era quella di ritrovarmi deluso da ciò che avevo scritto nella contingenza del momento. Ma, alla fine, ha prevalso il piacere di dire la mia a discapito della reputazione. Me ne farò una ragione. Novantanove storie di tutti i giorni. Per ridere, per riflettere, per lasciarci appesi a una domanda, un dubbio. Pensieri spettinati di un narratore di talento.