L&rsquo;aver affidato a quattro generali della Forze Armate italiane la scrittura del libro&nbsp;<i>UCRAINA-RUSSIA. Guerra, Diritto e Interessi nazionali&nbsp;</i>costituisce un&nbsp;<i>unicum</i>&nbsp;nel mondo dell&rsquo;editoria italiana di questi ultimi mesi. La prefazione &egrave; stata affidata all&rsquo;editorialista de L&rsquo;Espresso GIGI RIVA.<br />L&rsquo;&ldquo;operazione militare speciale&rdquo; che la Federazione Russa ha avviato sul territorio ucraino il 24 febbraio si &egrave; subito trasformata in una vera e propria guerra convenzionale, per la pronta reazione dell&rsquo;esercito ucraino. Ad oggi, non &egrave; dato sapere esattamente perch&eacute; ci&ograve; sia avvenuto e se l&rsquo;aggressione dell&rsquo;Ucraina non sia invece considerabile come fisiologica conseguenza del trascorso storico e culturale russofono. Vi &egrave; infatti chi sostiene che la Russia abbia voluto muovere un attacco all&rsquo;Occidente o che voglia ricostituire l&rsquo;Impero Russo degli zar, ma vi &egrave; pure chi asserisce che siano gli Stati Uniti a voler muover guerra &ldquo;per procura&rdquo; alla Russia attraverso l&rsquo;Ucraina. Ma pi&ugrave; verosimilmente potrebbe trattarsi di una ineluttabile conseguenza dell&rsquo;imminente implosione connessa alla fine del mondo globalizzato cos&igrave; come l&rsquo;abbiamo sin qui teorizzato, conosciuto e attuato. Certo, siamo di fronte ad una guerra&nbsp;<i>sui generis</i>, combattuta anche con tutti gli strumenti mediatici: se &egrave; sempre esistita la documentazione di guerra, assistiamo oggi a una pervasivit&agrave; quasi voyeuristica. Altrettanto irrituali, destabilizzanti e plateali, se non irresponsabili, sono le esternazioni di vertici di istituzioni internazionali e di capi di Stato e di Governo, cointeressati, degli opposti schieramenti.<br />Ad oggi questa guerra ha visto giungere nelle librerie oltre un centinaio di titoli che veicolano pensieri, esperienze e valutazioni di una moltitudine di soggetti i quali non sempre, tuttavia, parlano di ci&ograve; che conoscono. &Egrave; per queste ragioni che si &egrave; chiesto a quattro alti ufficiali generali, ora in congedo, di scrivere questo libro. Dei testi scritti dai quattro autori, ciascuno verte su settori di specifica competenza; i singoli contributi rappresentano il pensiero del loro autore e non necessariamente quello dei coautori: ci&ograve; contribuisce a fornire al pubblico una lettura multivocale. I contenuti da loro offerti in quest&rsquo;opera permetteranno al lettore di considerare valutazioni fino ad ora inedite di avvenimenti tragici, apportatori di sofferenze e crisi epocali.