<i>Spazio ripariale</i>, infatti, &egrave; lo spazio &ndash; poetico &ndash; che l&rsquo;autore ha creato per se stesso, per il suo ecosistema (fisico ed emotivo) per salvaguardarsi dal mondo esterno e crearsi un riparo, un margine per contenere se stesso ma anche tutelarlo rispetto &ldquo;all&rsquo;altro&rdquo;, dando vita, in questo, a delle poesie che mi piace definire all&rsquo;insegna della <i>poetica dell&rsquo;evidenza</i>. Il modo in cui Alessandro Mariani descrive ci&ograve; che vede non &egrave; quello usuale di una descrizione resa poetica, persino bucolica: per la prima volta, leggendo di un luogo fisico, l&rsquo;ho sentito e visto veramente, perch&eacute; lo descrive con il vero aggettivo con cui andrebbe illustrato per restituirne la vividezza, e non con quello che metaforicamente siamo abituati ad utilizzare per celebrarlo.<br /><br /><b>Alessandro Mariani</b>, nato a Como nel 1993,&nbsp;<br />doppia cittadinanza italiana e svizzera, ha vissuto in Italia, pi&ugrave; precisamente in Valsolda (CO), ameno comune distribuito in frazioni sul lago Ceresio, fino al 2019, poi si &egrave; trasferito in Ticino (CH), prima a Lugano e poi, da settembre di quest&rsquo;anno, a Bellinzona, dove insegna Italiano nella scuola media 1. A Menaggio, sul lago di Como, ha frequentato le scuole medie e il liceo scientifico a indirizzo bilingue. Dopo la maturit&agrave; liceale, ha studiato a Lugano Lingua, letteratura e civilt&agrave; italiana presso l&rsquo;Universit&agrave; della Svizzera Italiana (USI). Nel 2016 ha conseguito il Bachelor e nel 2019 il Master. &Egrave; uno sportivo: ama giocare a calcio e camminare, soprattutto in montagna.