Il cadavere di un marsigliese trovato nel greto del torrente Bisagno il giorno dopo l&rsquo;ultima alluvione che ha colpito la citt&agrave; di Genova e una donna scomparsa a Barcellona. Cosa unisce i due casi e, inevitabilmente, le due citt&agrave;? La terza indagine di Pagani e Marino si snoda nei due grandi porti del Mediterraneo: tra papponi, trafficanti di esseri umani e criminali dal cuore nobile. Mentre il commissario Pagani indaga sulla morte del marsigliese, il giovane professor Marino si imbarca insieme all&rsquo;ispettore Pittaluga alla volta della citt&agrave; catalana per un&rsquo;inchiesta parallela che metter&agrave; di fronte i protagonisti alla condizione di eterno naufragio in cui vive l&rsquo;essere umano. Una deriva che non &egrave; solo spirituale, ma troppo spesso assume i colori drammatici della tratta di esseri umani, in particolare donne che vengono obbligate alla prostituzione.<br /><br /><b>Alessio Piras</b> (Genova, 1983) &egrave; dottore di ricerca in Discipline Umanistiche. Vive e lavora a Barcellona nel settore import/export. Collabora con il Grupo de Estudios del Exilio Literario dell&rsquo;Universit&agrave; Autonoma di Barcellona, occupandosi di letteratura e filosofia spagnola. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato i romanzi della serie Pagani/Marino, Omicidio in Piazza Sant&rsquo;Elena e Nati in via Madre di Dio, e i racconti Citt&agrave; sconfitta e Ahmad nelle antologie Una finestra sul noir (2017) e 44 gatti in noir (2018).