Il coronavirus &egrave; arrivato in Italia come una novella via crucis da attraversare per giungere ad un ipotetico salvifico dopo. Ma &egrave; andata veramente cos&igrave;? Perch&eacute; tutti vogliono pensare che una crisi possa essere superata senza che la nostra percezione di noi e del mondo ne sia modificata realmente. Ma si pu&ograve; attraversare l&#39;epidemia senza esserne toccati?<br />In questa breve narrazione vi sono alcuni episodi di cronaca - narrazione sociale e politica - di un anno marchiato dalle stimmate della pandemia, e raccolti attraverso i corsivi sul quotidiano Kulturjam.it, come fossero cartoline inviate da una Sal&ograve; cristallizzata.<br />Una struttura narrativa dal carattere&nbsp;dantesco, dividendo in tre parti tematiche la raccolta, che vanno&nbsp; in ordine temporale da estate a estate, orizzontali, al contrario del verticalismo teologico nell&rsquo;inferno di Dante.<br />Perch&eacute; &egrave; nell&#39;acqua delle estati italiane che il nostro Paese ha benedetto la sua follia.<br /><br /><b>Alexandro Sabetti</b> &egrave; il vice direttore di Kulturjam.it<br />Ha scritto testi teatrali e collaborato con la RAI e diverse testate giornalistiche tra le quali Limes.<br />Ha pubblicato &quot;Il Soffione Boracifero&quot; (2010), &quot;Sofisticate Banalit&agrave;&quot; (Tempesta Editore, 2012), &quot;Le Malebolge&quot; (Tempesta Editore, 2014).<br />&Egrave; presente nella raccolta antologica &ldquo;Riposa in pace...anzi no. Saggi, interviste e pensieri sul diritto di morire.&quot; Di Chiara Cazzato. Prefazione di Mina Welby. (Tempesta Editore, 2013)<br />Ha pubblicato racconti per le riviste letterarie Achab, Toilet e Inkroci.