<i>Il diavolo nella mia libreria</i> &egrave; indubbiamente uno dei migliori romanzi di Alfredo Panzini, uno dei grandi protagonisti della cultura italiana del &lsquo;900.<br />La storia ruota attorno alla morte di una vecchia zia e a un&rsquo;insolita eredit&agrave;: un gatto di nome Tombolino e &laquo;un cassone di abete pieno di vecchia cartaccia e libri&raquo;. Dapprima il protagonista &egrave; determinato a disfarsi di quegli ingombranti volumi ammuffiti, ma non trova nessuno disposto ad acquistarli. Si lascia allora vincere dalla tentazione di improvvisarsi bibliofilo e si immerge a capofitto tra le loro pagine ingiallite, scoprendo classici greci e latini, testi di filosofia e, soprattutto, di teologia e di questioni religiose.<br />Un raffinato e divertente capolavoro intellettuale, un sorprendente viaggio negli archetipi del mito, una irriverente satira del dogmatismo religioso e del moralismo, degli orrori dell&rsquo;inquisizione e delle ipocrisie del perbenismo borghese, attraverso i mutamenti politici e sociali della civilt&agrave; moderna. Il tutto attraverso un serrato e costante dialogo con il diavolo, quel diavolo che si diverte delle miserie umane, ma che spesso non altro &egrave; che lo specchio della nostra stessa coscienza.