La riflessione intimistica &egrave; la cifra distintiva di Alfredo Schirru, che avvolge le sue parole di note complesse, quelle di un pensiero ragionato, a volte malinconico, incurvato dal peso di eventi e sensazioni difficili da comprendere, ancor pi&ugrave; da accettare, ma non ignorabili. Eppure, nonostante questi complessi momenti di riflessione, i suoi versi arrivano al lettore sempre struggenti, ma dolcemente armonici: capiamo allora come la comprensione dell&rsquo;animo passi proprio attraverso step articolati, elaborati mai scontati e spesso dolorosi.<br /><br /><b>Alfredo Schirru </b>&egrave; docente di Scienze Motorie in pensione. Nato a Vallo della Lucania in provincia di Salerno il 2 settembre 1956, vive a Montoro in provincia di Avellino. Coniugato con Fortunata Di Concilio, terapista della riabilitazione, ha avuto due figli, Giovanni, laureato in Archeologia e Silvia, laureata in Scienze dell&rsquo;Educazione. La carriera di insegnante, iniziata nel 1978, si &egrave; conclusa nel 2019, dopo oltre quarant&rsquo;anni di servizio fra Basilicata e Campania. Fin da ragazzo ha manifestato la passione per lo sport, ma ha anche ereditato dal pap&agrave;, morto precocemente a soli 45 anni, la passione per la fotografia. Inoltre, ha iniziato a comporre poesie gi&agrave; da giovane, cos&igrave; per gioco, per il gusto di trovare le rime baciate. Dalla fotografia &egrave; stata una conseguenza cimentarsi con la cinematografia e quindi appassionarsi anche di cinema. Il periodo dell&rsquo;insegnamento &egrave; stato accompagnato dalla realizzazione di video e foto per immortalare i fatti salienti del suo lavoro, come la partecipazione ai Giochi Studenteschi, ma ha anche collaborato alla realizzazione di progetti e video didattici con le sue scolaresche fino a vincere un premio nel 2014 sull&rsquo;integrazione scolastica tramite lo sport, progetto organizzato in collaborazione con Coca-Cola nell&rsquo;ambito della manifestazione &ldquo;Coca-Cola Cup&rdquo;.<br />