<b>Ludwig &egrave; un uomo schivo e burbero, preda di un inverosimile tormento.</b><br /><br /><u>Non &egrave; l&rsquo;immaginazione a svegliarlo di soprassalto nel cuore della notte</u>, non &egrave; la sordit&agrave; che condiziona la vita del grande musicista ad avere la meglio sui suoi nervi gi&agrave; scossi, <b>c&rsquo;&egrave; qualcosa di misterioso che alberga nella dimora </b>di<b> Beethoven</b>.<br /><br />Una nota di pianoforte suonata da qualcuno, risuona senza motivo nel silenzio della notte.<br /><br /><b>Spariscono inspiegabilmente le partiture musicali di una sinfonia scritta di suo pugno e in mezzo a una girandola di sospetti</b>, <b>emerge</b> prepotente e assurda <b>la verit&agrave;</b>, una verit&agrave; <u>che ha dell&rsquo;incredibile e che travalica i confini della razionalit&agrave;</u>.<br /><br />Intanto i personaggi, tutti assolutamente verosimili, vengono consultati dal grande compositore in preda a una frenesia quasi isterica nella ricerca disperata del ladro di pentagrammi, ma senza esiti.<br /><br />Holz, Schindler, il violinista Schuppanzigh e altri personaggi di spicco del mondo musicale di Ludwig, entrano nella trama quando la vicenda oramai si tinge inesorabilmente di giallo, un giallo dal retrogusto gotico.<br /><br /><b>Ma ecco che un&rsquo;inquietante figura irrompe sulla scena</b> diventando, forse, la chiave di tutto&hellip;<br /><br />La penna di <b>Alice Cesarini</b> disegna, per la seconda volta, un piccolo capolavoro dal sapore ottocentesco che sottende a un&rsquo;inclinazione del tutto moderna: <u>fondere elementi classici con la letteratura del fantastico</u>.