<i>Cortese Avvocato,<br />ieri sera ho ritrovato fra le pagine del suo libro un poco di quella fraternit&agrave; spirituale che la sua offerta mi rivela. Il rimpianto di ci&ograve; che fu, e l&rsquo;ansia di ci&ograve; che non &egrave; ancora, e il sottile tormento del dubbio, e l&rsquo;ebrezza folle del sogno, tutte le cose belle e perfide di cui noi poeti si vive e ci s&rsquo;avvelena.<br />Non ho ancora assaporato le squisitezze dell&rsquo;arte, solo ho sfiorato l&rsquo;essenza, l&rsquo;anima della sua poesia: un&rsquo;anima un poco amara, un poco inferma.&nbsp;</i><i>Non ho ancora assaporato le squisitezze dell&rsquo;arte, solo&nbsp;</i><i>ho sfiorato l&rsquo;essenza, l&rsquo;anima della sua poesia: un&rsquo;anima&nbsp;</i><i>un poco amara, un poco inferma.&nbsp;</i><i>Spero che la sua fraternit&agrave; non sar&agrave; pi&ugrave; tanto silenziosa,&nbsp;</i><i>ch&rsquo;essa vorr&agrave; esprimersi in modo pi&ugrave; diretto.</i><br /><i>Cordialmente</i>