L&rsquo;autrice ripercorre la storia della sua famiglia a partire dal 1866, tracciando una linea temporale fatta di istantanee che ricordano, con a?etto e un pizzico di amarezza, tutte le persone e gli animali che ha amato e che non fanno pi&ugrave; parte di questo mondo ma che hanno lasciato in lei un&rsquo;impronta significativa. Le storie, corredate di foto d&rsquo;epoca che le rendono ancora pi&ugrave; ricche e interessanti, sono tutte portatrici di insegnamenti profondi che traspaiono dalle rinunce e dalle conquiste, dalle gioie e dai dolori che la vita porta con s&eacute;. &Egrave; necessario non cedere all&rsquo;oblio. Gli aneddoti riportati vogliono fare da monito affinch&eacute; non si dimentichino i periodi bui del passato, da considerarsi come radici a cui ancorarsi per costruire un nuovo futuro pi&ugrave; luminoso, non dominato dall&rsquo;egoismo e dalla mancanza di valori, come sembra invece essere destinato a divenire. Solo ricordando il passato possiamo tentare di costruire un futuro illuminato dalla pace.<br /><br /><b>Ambretta Maria Vecchietti</b> nasce a Camerino (MC) il 23 marzo del 1942. Dopo gli stenti del dopoguerra, si dedica agli studi classici e al diritto. Poi, la vita per gli altri, nell&rsquo;ombra. Ora, dal silenzio della solitudine e dell&rsquo;isolamento, rinasce la vena ed esplodono nella scrittura ricordi mai sepolti.<br />